Intimamente ve(ne)re

Trova la tua forza, trova la tua bellezza': Intimissimi punta sull'inclusività nel nuovo spot tv | Engage

Ho apprezzato particolarmente la pubblicità Intimissimi che passa in tv da qualche settimana: al posto dei soliti manichini di stucchevole perfezione, un gruppo di ragazze diverse per costituzione fisica, e tuttavia accomunate da un unico denominatore: la bellezza. Ma cos’è esattamente la bellezza? Quella che si riconosce nelle proporzioni matematiche dell’antica Grecia, o quella più morbida di matrice rinascimentale? Difficile a dirsi perché i canoni estetici sono cambiati col susseguirsi delle epoche, senza contare che negli ultimi dieci anni nuovi modelli, afferenti ai movimenti LGBTQ+ e #BlackLivesMatter, hanno arricchito il panorama. Comunque sia, la strada per la piena accettazione di sé è ancora lunga, e infatti se portassimo all’attenzione delle adolescenti la foto in alto, molte indicherebbero come belle, perché magre, le due modelle sullo sfondo, anche se è arcinoto che alla maggioranza dei maschi piacciono le forme generose delle due in primo piano. L’autorevole Wall Street Journal ha dedicato un articolo alla pericolosità di Instagram giacché una ragazza su tre – stremata dal continuo raffronto con i corpi perfetti presenti sul social – ha disturbi di percezione della propria immagine, disturbi che nei casi più gravi si tramutano in dismorfia. Ecco perché Intimissimi merita una lode, e pazienza se le passerelle delle fashion week continuano a preferire le falcate delle top come Anja Rubik (foto). La rivoluzione è in atto.

Anja Rubik racconta i suoi segreti di top model