La boutade di Monti: siamo in guerra, occorre un’informazione meno democratica

Meglio che l'informazione segua modalità meno democratiche”, parola di Mario Monti. E intorno, silenzio - Linea Italia Piemonte

Il senatore Mario Monti dev’essere un buontempone: se così non fosse, non potremmo spiegare certe sue dichiarazioni raccolte dal programma In Onda su La7. A proposito della pandemia e dell’allarmismo che genera quotidianamente ha detto serafico:

Bisogna trovare modalità meno democratiche nella somministrazione dell’informazione. D’altra parte è come se fossimo in guerra. Ma nessuno si è posto il problema di adeguare la comunicazione a una situazione di guerra. Credo che, andando avanti la pandemia, bisognerà trovare un sistema che dosi dall’alto l’informazione”. E alla domanda “Chi deciderà il modo con cui farlo?”, ha risposto: “Il governo ispirato e istruito dalle autorità sanitarie”. Qualche giorno dopo, a seguito delle polemiche da cui è stato investito, si è sentito in dovere di chiarire: “Nessuna censura, piuttosto un nuovo ruolo dell’informazione in una situazione di emergenza. Abbiamo già accettato di buon grado limitazioni mai immaginate alla nostra libertà di movimento; diciamo di stare in guerra ma appunto c’è da chiedersi in questa guerra, in un sistema democratico, come si affronta l’emergenza? È confacente che ogni canale tv dedichi 10-15 ore al giorno a questi temi? Questo è il tema che ci dobbiamo porre e che tocca tutti, anche il potere politico e gli utenti. E non è perché tocca il mondo dell’informazione che va considerato un tema illegittimo e dissacrante“.

C’era una volta la democrazia. Ora non più, almeno nelle intenzioni del professor Monti. Però su un punto ha ragione: l’aggiornamento ossessivo relativo al numero di contagi e di morti potrebbe essere eliminato dai programmi di intrattenimento che vanno in onda di mattina e nel pomeriggio. Lasciamo che siano i telegiornali, la stampa e il web ad aggiornare il bollettino di guerra. Perché tutto questo accanimento intorno al Covid e alle sue varianti è più letale del virus stesso.