Comincio a essere stanca di vedere ragazze in lacrime, ricordando la sofferenza provata all’indomani della condivisione, senza il loro consenso, di video che dovevano rimanere un trastullo per i ragazzi con i quali si erano accoppiate. Posto che il maschio che fa un’azione del genere è un bastardo che merita la galera, tutte le femmine devono capire che il mondo che vorrebbero non esiste: la carognata è sempre dietro l’angolo, giacché il rispetto non è moneta corrente. Ciò detto, è cronaca di questi giorni la vicenda della ventenne Dalia che a quindici anni ha dovuto affrontare la vergogna ingenerata da un video finito su un canale Telegram: la denuncia c’è stata, ma finora chi doveva essere punito non è stato neppure sfiorato da un qualsivoglia provvedimento. Ora, Internet e le sue derive deplorevoli non sono un segreto per nessuno, e quindi soffocare il bisogno di esibizionismo è l’unica strada percorribile perché la legge esiste ma l’iter processuale è lungo, e la lettera scarlatta si configura come insegna troppo iniqua da sopportare persino per colei che fosse mossa da travolgente sete di giustizia. Affidate i ricordi delle performance amorose alla memoria, care ragazze, fregatevene di compiacere il partner. E vedrete che a distanza di anni il ricordo non vi deluderà.
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Nudes: la teen serie che racconta il revenge porn
La teen serie Nudes, dal 20 aprile su Raiplay, racconterà il terribile fenomeno del revenge porn che investe soprattutto le ragazze, ancora vittime di pregiudizi del tipo: Ti sei fatta filmare, te la sei cercata. In realtà si dovrebbero perseguire i carnefici, perché non possono arrogarsi il diritto di diffondere immagini e video relativi a momenti di intimità che, proprio in virtù della loro natura, dovrebbero restare tali.
Ci risiamo: i social hanno cambiato il mondo ma non la mentalità. Il Garante per la Protezione dei dati personali ha messo ha disposizione un canale per le vittime, ma sappiamo bene che non basterà, se non saranno scuola e famiglia a intervenire all’unisono.
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Ho una nipote di 17 anni il cui profilo Instagram mi fa sobbalzare. Bella, bionda, sfrontata, si mette in mostra senza esitazioni, e d’estate in bikini che tutelano il minimo sindacale. Spesso mi sono chiesta: ma se pubblicamente arriva a tanto, cosa concederà, a livello di immagini, al fidanzatino? Sua madre non batte ciglio. Io non fiato.