Incontriamoci su Zoom

  Zoom, la società californiana che ha cominciato a diffondersi in Cina a gennaio, è diventata una piattaforma social imprescindibile per milioni di persone: prova ne sia che dalla fine di marzo è in cima alla classifica dei download gratuiti nell’App Store di Apple. Però c’è chi sottolinea falle per quanto concerne i contenuti e la privacy, e non immotivatamente: l’anno scorso un tribunale della Pennsylvania ha dimostrato che Zoom era servito da veicolo per distribuire pornografia minorile, ma i vertici aziendali fanno sapere che: “Zoom è stato progettato per un uso professionale e le nostre politiche vietano esplicitamente qualsiasi attività o contenuto illegale o offensivo sulla piattaforma, comprese tutte quelle attività che minacciano, sfruttano o danneggiano in altro modo i bambini“.

  Ovviamente la Gen-Z si è buttata a capofitto nelle videoconferenze trasformando Zoom in un fenomeno culturale, usato per feste, concerti e compleanni, tuttavia confidando che in futuro siano messi a disposizione più filtri per fare facce buffe e funzioni di fotomontaggio come quelle di TikTok. Ok, Zoom è così perfetto da risultare strabiliante, ma a emergenza conclusa faremo meglio a tenere a mente che ciò di cui abbiamo bisogno è tutto in un abbraccio. Copyright Baglioni.