ALLA LUNA (poesia di Leopardi)

moon-47-gapALLA LUNA

O graziosa Luna, io mi rammento
che, or volge l’anno, sovra questo colle
io venia pien d’angoscia a rimirarti:
e tu pendevi allor su quella selva,
siccome or fai, che tutta la rischiari.
Ma nebuloso e tremulo dal pianto,
che mi sorgea sul ciglio, alle mie luci
il tuo volto apparia, ché travagliosa
era mia vita: ed è, né cangia stile,
o mia diletta Luna. E pur mi giova
la ricordanza, e il noverar l’etate
del mio dolore. Oh come grato occorre
nel tempo giovanil, quando ancor lungo
la speme e breve ha la memoria il corso,
il rimembrar delle passate cose,
ancor che triste, e che l’affanno duri!

Giacomo Leopardi

Canti 1917

https://it.wikisource.org/wiki/Canti_(Leopardi_-_Donati)/XIV._Alla_luna

ALLA LUNA (poesia di Leopardi)ultima modifica: 2020-04-08T08:42:39+02:00da olgy120
  1. Giacomino caro, sapeva rivolgersi alla natura, a ogni piccolo o grande dettaglio della natura. Osannava, invocava a suo piacimento per ragguagliarli sulla sua vita, le sue passioni, le sue anguste emozioni. La luna in questa poesia, occupa un posto di rilievo un punto di riferimento indiscutibile, una sponda come se si aspettasse risposte e aiuti per sollevarsi dai problemi che l’opprimevano. Brava Olgy, tra l’altro proprio l’altra sera abbiamo goduto della sua grande visione. Una luna immensa soverchiante e ben augurante.
    Una serena giornata mia cara.

  2. Ciao…L’uomo, i baci, gli abbracci sono nati nello stesso giorno, arrivano entrambi da molto lontano. Dunque, senza baci, abbracci e carezze, c’è qualcosa del nostro Dna che evapora, un pezzo della nostra persona ci abbandona. Uno spreco enorme di risorse personali e psicologiche che, senz’altro,recupereremo a breve con un sorriso in più. Dai, pare si cominci ad andare meglio…Sorriso, bye Sal