*inversi*

LEONARDO DA VINCI


RUTGER KOPLAND

I CAVALLI DI LEONARDO

Quanti schizzi che non ha lasciato...

Ripetizioni a non finire: fasci di muscoli, tendini, ossa, giunture, l'intero macchinario di cinghie motrici e leve con cui si sposta un cavallo, e con migliaia di sottilissime linee che quasi invisibili scompaiono dolcemente nella carta la pelle di orecchie, palpebre, narici, pelle dell'anima... deve aver voluto sapere com'era fatto un cavallo e aver capito che non era possibile, quale fosse il segreto di un cavallo che prendeva forma sotto il suo lapis. Fece disegni splendidi, li esaminò, li scartò. (da Prima della scomparsa e dopo, Edizioni del Leone, 2005 - Traduzione di Giorgio Faggin e Giovanni Nadiani) .

Il 2 maggio di cinquecento anni fa uno dei più grandi geni della storia, Leonardo da Vinci, moriva nel Castello di Clos-Lucé ad Amboise, in Francia. Il suo ingegno e il suo eccelso talento illuminarono il Rinascimento, spaziando nei più svariati campi, dalla pittura alla scultura, dall’anatomia all’architettura, dall’ingegneria alle invenzioni, dove fu precursore di molti meccanismi realizzati nei secoli a venire.

L’omaggio a tante espressioni di conoscenza che Leonardo lasciò nei suoi innumerevoli scritti è affidato a Rutger Kopland, poeta olandese.

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LEONARDO DA VINCI, STUDIO DI CAVALLI – WINDSOR, ROYAL LIBRARY

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