NOI NON SAPPIAMO QUALE SORTIREMO

Parole senza rumore

EUGENIO MONTALE
NOI NON SAPPIAMO QUALE SORTIREMO

Noi non sappiamo quale sortiremo
domani, oscuro o lieto;
forse il nostro cammino
a non tòcche radure ci addurrà
dove mormori eterna l’acqua di giovinezza;
o sarà forse un discendere
fino al vallo estremo,
nel buio, perso il ricordo del mattino.
Ancora terre straniere
forse ci accoglieranno; smarriremo
la memoria del sole, dalla mente
ci cadrà il tintinnare delle rime.
Oh la favola onde s’esprime
la nostra vita, repente
si cangerà nella cupa storia che non si racconta!
Pur di una cosa ci affidi,
padre, e questa è: che un poco del tuo dono
sia passato per sempre nelle sillabe
che rechiamo con noi, api ronzanti.
Lontani andremo e serberemo un’eco
della tua voce, come si ricorda
del sole l’erba grigia
nelle corti scurite, tra le case.
E un giorno queste parole senza rumore
che teco educammo nutrite
di stanchezze e di silenzi,
parranno a un fraterno cuore
sapide di sale greco.

(da Ossi di seppia, 1925)

.

La precarietà dell’esistenza, l’ambiguità del futuro venano la prima metà di questa poesia di Eugenio Montale tratta dalla sezione “Mediterraneo” di Ossi di seppia: ma quel male di vivere, quella discesa in terre nelle quali restiamo straniati, alienati, in un buio nel quale, consapevoli del fallimento cui siamo destinati, dimentichiamo persino la luce del mattino, possono tuttavia placarsi, trovare pace nei versi, nelle parole, che il lettore sensibile ai problemi che angosciano il poeta saprà cogliere bene.

.Mare

LEONID AFREMOV, “LIGURIA BELLA”
.da https://cantosirene.blogspot.com/2020/05/parole-senza-rumore.html

NOI NON SAPPIAMO QUALE SORTIREMOultima modifica: 2020-05-30T05:30:53+02:00da olgy120