tisana

Il giallo delle morti improvvise

Un’intera famiglia originaria del Friuli avvelenata dal tallio, sostanza spesso utilizzata come topicida. I nonni e una zia paterna sono morti.Tutti e quattro in agosto hanno trascorso un periodo di vacanza a Santa Marizza di Varmo dove c’è una casa di famiglia.

Anche altre due persone sono state contaminate: il marito di Patrizia e la badante. Mentre i componenti della famiglia che sono rimasti a Nova Milanese, dove tutti risiedono, sono risultati negativi ai test.Dopo tante indagini finalmente pare che il giallo si sia risolto.In casa, a Nova Milanese, sono state trovate in un contenitore erbe al tallio,ma in una dose molto alta,infatti hanno provocato la morte di 3 persone.

Ieri è stato arrestato il nipote 27enne che si era recato a Padova per l’acquisto del veleno.La mamma del ragazzo disoccupato,introverso e solitario ha dichiarato che il figlio si era affiliato ad una setta pseudo religiosa.Agli inquirenti il ragazzo ha dichiarato che doveva farlo ,perchè le persone morte erano”impure”.Il ragazzo risponderà per 3 omicidi e 5 tentati omicidi.Voleva sterminare la famiglia,per fortuna che è stato arrestato.Ora è in isolamento e legge tutto il giorno la Bibbia.

krampus

San Nicolò in Friuli

In diversi paesi del Friuli c’è la tradizione di San Nicolò accompagnato dai Krampus ,diavoli dalle sembianze di diavolo e capra che girano nella notte del 5 dicembre alla ricerca dei bambini “cattivi”.Questa tradizione ha origini germaniche ed era in uso in Friuli  già a partire dalla fine del XXVI secolo.Le sfilate dei Krampus in Friuli vengono fatte a Camporosso in Valcanale,Tarvisio e Pontebba. Sorrido quando mi ricordo che da piccola avendo ricevuto del carbone (dolce) scoppiai in  un pianto.In Friuli c’è l’usanza di San Nicolò che porta i regali ai bambini a Sacile,Brugnera,Trieste,Gorizia.

San Nicolò-storia

Il possesso delle reliquie di San Nicola-San Nicolò è stato a lungo conteso tra Venezia e Bari.

I Veneziani non si erano rassegnati all’incursione dei Baresi e nel 10991100, durante la prima crociata, approdarono a Myra, dove fu loro indicato il sepolcro vuoto dal quale i baresi avevano prelevato le ossa. Tuttavia qualcuno rammentò di aver visto celebrare le cerimonie più importanti, non sull’altare maggiore, ma in un ambiente secondario. Fu in tale ambiente che i veneziani rinvennero una gran quantità di minuti frammenti ossei che i baresi non avevano potuto prelevare. Questi vennero trasportati nell’abbazia di San Nicolò del Lido.

San Nicolò venne quindi proclamato protettore della flotta della Serenissima e la Chiesa di San Nicolò del Lido divenne un importante luogo di culto. San Nicolò era infatti venerato come protettore dei marinai, non a caso la chiesa era collocata sul Porto del Lido, dove finiva la laguna e cominciava il mare aperto. A San Nicolò del Lidoterminava l’annuale rito dello sposalizio del Mare.

Le prime ricognizioni dei sepolcri sono state effettuate in epoca recente, la prima in assoluto a Bari nel 1953 alla presenza di una commissione pontificia, ad opera del prof. Luigi Martino, professore di anatomia umana e normale all’Università di Bari. A seguito di una ricognizione effettuata il 17 settembre del 1992, sempre ad opera di Martino, si è infine appurato che le reliquie sono effettivamente divise fra le due città: Bari possiede i frammenti ossei di maggiori dimensioni, mentre Venezia i frammenti più minuti, e che questi ultimi sono “complementari con le ossa conservate a Bari”.

La presenza delle reliquie a Venezia è poco nota, e quindi la chiesa non è meta di pellegrinaggi come quella di Bari, specie dei Russi Ortodossi per i quali Nicolò ha un’importanza fondamentale (è fra l’altro, il santo patrono della Russia, oltre che della Grecia).

La figura del santo ha dato origine alla fiaba di Santa Claus (in italiano Babbo Natale), il cui nome è una chiara storpiatura di Sante Nicholas.

da https://it.wikipedia.org/wiki/San_Nicol%C3%B2

 

 

 

 

 

 

 

 

 

plastica

La Gdo alla guerra degli shopper

A partire dal 1 gennaio 2018 ci sarà il bando totale dei sacchetti di plastica, compresi quelli usati per pesare la frutta. Molti operatori non riusciranno però a rispettare la scadenza perché i produttori non saranno in grado di soddisfare tutta la domanda

di MARCO FROJO

A partire dal 1 gennaio dell’anno prossimo il bando dei sacchetti di plastica sarà totale ma sarebbe ingenuo illudersi che la battaglia a tutela dell’ambiente iniziata nel 2011 sia conclusa (e vinta). Come ha ampiamente dimostrato l’esperienza degli ultimi sei anni, la plastica è ancora ampiamente usata per insacchettare la spesa soprattutto nei mercati rionali e nei negozi più piccoli, nonostante la normativa lo vieti espressamente. Fra esattamente un mese scatterà il divieto anche per gli shoppers che i clienti dei supermercati usano per pesare la frutta e la verdura ma anche in questo caso è lecito supporre che la legge non verrà rispettata da tutti. E questo nonostante i supermercati abbiano ampiamente dimostrato di adeguarsi immediatamente alle nuove normative.

Il problema non è infatti dato dalla volontà di rispettare la legge ma dalla possibilità: soprattutto nei primi tempi la domanda di shopper compostabili e realizzati con almeno il 40% di materiali da fonti rinnovabili – è infatti questo che stabilisce la normativa che recepisce una direttiva europea – sarà di gran lunga superiore all’offerta. Inoltre i nuovi shoppers dovranno non solo essere compostabili, cosa che già avviene con quelli che si ricevono alla cassa, ma dovranno anche avere determinate proprietà organolettiche (a partire da un odore neutro) adatte al contatto diretto con gli alimenti. E, come è facile immaginare, non sarà sufficiente rispettare quanto stabilito dal legislatore ma bisognerà anche offrire un prodotto ben accetto dai consumatori.

continua http://www.repubblica.it/economia/rapporti/osserva-italia/mercati/2017/12/01/news/la_gdo_alla_guerra_degli_shoppers-182727303/

regeni giulio

22 mesi di prese in giro su Giulio Regeni

25 gennaio 2016, 3 febbraio 2016. Due date, una sola storia. Una storia di violenza, brutalità immane. Una storia che neanche la mente più diabolica ed infame e sottile riuscirebbe ad inventarsi, per quanto macabra, per quanto figlia di quel male di cui è imperniato il sistema di potere egiziano e di chi ne è complice anche sulle rive italiane.

Una storia fatta di morte, di tortura, di sogni spezzati, di lacrime non versate, una storia dove il tempo si è letteralmente fermato al momento del buio, quel buio egiziano che ha condotto nel tunnel della peggior miseria e cattiveria umana ogni spirito umano, per frantumarlo, spazzarlo via. Non vi è nulla di umano in questa storia, una storia fatta di depistaggi, di altre morti, di fango gettato sulla pelle di un ragazzo la cui unica colpa era quella di essere stato attratto da un Paese come l’Egitto per studiarlo, conoscerlo.

22 mesi di verità soppressa. E quando il ministro degli esteri egiziano ti dice che L’Egitto “non ha alcun interesse a sopprimere la verità”, qui si può chiudere il discorso. Perchè la verità l’hanno soppressa eccome.

L’Italia si è chinata all’Egitto, Roma a Cleopatra, i 2000 anni di rapporti economici hanno prevalso, i 5 miliardi di affari erano un peccato di gola enorme a cui non si poteva non cedere. Ed hanno ceduto.

D’altronde l’altro non signor ministro, Alfano, è stato chiaro quando ha detto da parte sua che è ora che l’Europa “investa senza paura nel Mediterraneo e da lì verso l’Africa, perché il ritorno sarà enorme”. Il Mediterraneo “è un mare che unisce e non divide l’Africa e l’Europa. E’ una piattaforma di connettività globale tra Europa, Africa e con il mondo, basta pensare al raddoppio del canale di Suez o alla nuova Via della seta cinese. O ancora di connettività energetica, pensate alle ultime scoperte dei nuovi giacimenti in Egitto, ma è anche piattaforma di connettività culturale”

Amici come prima e più di prima.

Rapporti addormentati e non interrotti, quando venne ritirato l’ambasciatore italiano dall’Egitto. Atto mai digerito da quel Paese, ed ora si muovono come se non fosse mai accaduto nulla. Ci consegneranno una storia di bugie, per l’ennesima volta. Fino a quando ci sarà quel sistema di potere su Giulio e su tutti i ragazzi e le ragazze scomparsi e scomparse in Egitto, non vi sarà mai nessun tipo e forma e sostanza di verità e giustizia.

Giulio è stato trattato come un ragazzo egiziano, è stato detto, è vero, sequestrato, torturato, ucciso come un giovane egiziano. 22 mesi di prese in giro su Giulio, ma nulla è eterno, tutto è mutabile, i castelli di sabbia crolleranno, le acque sono sempre più agitare, più grosse, più in movimento e si stanno preparando per abbattersi sull’Egitto, travolgere quel sistema criminale che ha soppresso ogni idea di diritto umano, di dignità. Questo mare in tempesta ed in movimento si chiama solidarietà, una solidarietà che non conosce frontiere e confini, è solo una questione di tempo, nulla di più nulla di meno.

Marco Barone

da http://xcolpevolex.blogspot.it/…/22-mesi-di-prese-in-giro-s…

neonato

In otto anni centomila neonati in meno

L’Italia è diventata uno stato di anziani,sono in aumento le donne che decidono di non fare figli.L’Istat sottolinea che negli ultimi 8 anni le nascite sono diminuite di centomila unità.Tra il 2015-16 c’è in calo all’anagrafe di 12mila bambini.Tra le cause c’è la diminuzione delle donne riproduttrici e il calo dei matrimoni.Calano i primi figli che da 263.922  nel 2008 a 227.412 nel 2016.La diminuzione delle nascite riguarda anche le coppie con un genitore straniero.Questa denatalità si ripercuote sulle scuole che rischiano la chiusura ,soprattutto nelle zone di montagna.

In FVG sempre meno alunni,a rischio sono le scuole .Il problema tocca soprattutto le primarie dell’area montana. Le situazioni più critiche a Comeglians, Tarvisio e Montereale. Solo Maniago ha numeri in crescita mentre gli istituti comprensivi di Meduno, Gemona e Ampezzo sono in sofferenza.

Cause probabili della denatalità

  1. Motivi economici
  2. Madri impegnate nel lavoro
  3. Il problema è culturale:le persone non vedendo sbocchi nel futuro vivono solo per se stesse
  4. Poche agevolazioni per le mamme
  5. Gli aborti

notizie dal web

 

Osserva un bambino che raccoglie conchiglie sulla spiaggia: è più felice dell’uomo più ricco del mondo. Qual è il suo segreto? Quel segreto è anche il mio. Il bambino vive nel momento presente, si gode il sole, l’aria salmastra della spiaggia, la meravigliosa distesa di sabbia. È qui e ora. Non pensa al passato, non pensa al futuro. E qualsiasi cosa fa, la fa con totalità, intensamente; ne è così assorbito da scordare ogni altra cosa
(Osho Rajneesh)

 

Un bambino può insegnare sempre tre cose ad un adulto:
1. A essere contento senza motivo.
2. A essere sempre occupato con qualche cosa.
3. A pretendere con ogni sua forza quello che desidera.
(Paulo Coelho)

da http://aforisticamente.com/2014/08/30/frasi-citazioni-e-aforismi-sui-bambini/