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Osservazioni

Dopo anni di assenza sono rientrata in Libero,pensavo che fosse migliorato,ma con mio rammarico ho notato che alcune persone sono maleducate e bugiarde.Il portale è come al solito lentissimo e creare un blog è più complicato di anni fa. Libero ha tolto le foto, non ti dice quanti messaggi hai scritto e quanti  ne hai ricevuti,sì è peggiorato e  speriamo che Libero si dia una mossa per evitare che ci sia una migrazione verso altri portali.Come sempre i golden blog sono insulsi e con immagini anche osè,i contenuti sono copiati ,lo so di certo,perchè molti non sanno scrivere in italiano corretto.

Olgy

migranti

I disperati di Gorizia

Gorizia, galleria Bombi, da agosto girone infernale di centoventi afghani e pachistani. Nel tunnel un tempo aperto al traffico e al rombo dei camion, oggi fin troppo enorme e silenzioso, di notte i nostri passi rimbombano. L’alito è bianco, a Gorizia il freddo non scherza, e nella luce livida dei neon sempre accesi centinaia di occhi ci osservano da sotto ammassi di coperte, chi sorride, chi saluta, chi guarda indifferente. Eppure c’è un ordine strano in tutto questo, quasi una disciplina, con i corpi perfettamente allineati lungo la corsia di destra, l’altra corsia libera per la pista ciclabile dei goriziani, che però qui non si addentrano più…https://www.avvenire.it/attualita/pagine/a-gorizia-nel-girone-dei-disperati

palazzo

Passeggiando per Corso Garibaldi a Pordenone

È la principale città del Friuli occidentale o Destra Tagliamento. Si trova presso la sponda del fiume Noncello, il cui breve corso dopo poco confluisce nel Meduna (quest’ultimo principale affluente del Livenza). La sua vocazione portuale si evidenziava anche nel nome Portus Naonis (in latino “porto del fiume Naone Noncello“)

La città è al centro di un’area urbana di circa 86 000 abitanti costituita con il comune di Cordenons, posto a est e quello di Porcia posto a ovest.

fonte https://it.wikipedia.org/wiki/Pordenone

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San Martino

La nebbia a gl’irti colli
piovigginando sale,
e sotto il maestrale
urla e biancheggia il mar
;

ma per le vie del borgo
dal ribollir de’ tini
va l’aspro odor de i vini
l’anime a rallegrar.

Gira su’ ceppi accesi
lo spiedo scoppiettando:
sta il cacciator fischiando
sull’uscio a rimirar


tra le rossastre nubi
stormi d’uccelli neri,
com’esuli pensieri,
nel vespero migrar.

Giosuè Carducci

fotografia

Tramonto d’Autunno

 
Pronto, su ‘l mar natale
cui nasconde la luna,
ride il sole autunnale,
dolce come la luna.
S’ode il mare pe ‘l lido
gemere, lento e grave.
S’ode talora il grido
fievole d’una nave
che faticosa in vano
lotta co ‘l vento avverso.,
o il richiamo lontano
d’un uccello disperso,
o l’improvviso tuono
d’un’onda più gagliarda.
Ride il sole, già prono,
e dolcemente guarda.
Gabriele d’Annunzio