riflessioni al volante

stare al volante dell’auto, spostarsi da una parte all’altra, o magari stando fermi incolonnati nel traffico è sempre fonte di riflessioni, almeno a me capita di pensare, ragionare, valutare, giungere anche a delle conclusioni che forse giuste non sono.

questa mattina davanti alla mia auto c’era un furgone cassonato, di quelli doppia cabina, che porta le squadre di operai nei cantieri.

uno di quei furgoni con al suo interno sei, sette persone e altrettanti freezer portatili nel cassone, incastrati tra pale, picconi, martelli pneumatici, ponteggi e tavoloni.

il mio pensiero è stato, ma dopo 8/10 ore di lavoro, dopo avere sudato gomito a gomito, dopo magari essersi mandati a fare in culo per un qualsiasi motivo, ma questa gente avrà ancora voglia di stare insieme ai colleghi?

avrà voglia di parlare nel tragitto che la riporta dal cantiere al punto di ritrovo, sopratutto con persone con cui non ha scelto di viaggiare ma che gli sono state imposte dalle circostanze e quindi dal datore di lavoro?

se si, di cosa parleranno, sarà ancora il lavoro la fonte del loro disquisire o si parlerà di auto, musica, politica, birre e fighe?

io personalmente se mi dovessero costringere a spostarmi con sei miei colleghi d’ufficio uniti solo per analogie geografiche credo, che spesso e volentieri, farei scena muta.

si perchè con alcuni colleghi non ho proprio argomenti in comune, con alcuni ancora un po’ neanche mi saluto quando ci incrociamo nei corridoi aziendali, insomma sarebbe un prolungamento dello stare in ufficio con persone che non ho scelto io!

 

 

riflessioni al volanteultima modifica: 2017-07-03T11:21:49+02:00da scrittoreoccasionale