La parola
In me il tremore della nascita.
Tutto nato
Deve essere nutrito e rispettato.
Quella passeggiata ...
per sentieri stretti
perso a volte..passeggiata
nell'incrementare la follia
nella bella maledizione.
Meglio avvicinarmi
di fronte all'impossibilità
andare persa
vagando nel fascino della luce.
Il pensiero è creatore
di fronte all'abisso del nulla
e la parola è la birra divina.
Mi è stato chiesto
per un mandato invisibile
Mi sono incarnata il verbo
come un tremore in quella forza
ardente e implacabile
che richiede
la vocazione metaforica.
Le utopie quando abitano
non possono essere evitate
sebbene uno si ribelli contro di loro.
La poesia strappata
dicendo ad alta voce
verità scomode
terribile indiscreto
ribellarsi
Una freccia coperta di curaro.
Pensiero e poesia
sospeso in gravità
volatilità dove nidifica l'anima
quanto dolore e vicinanza..
Si adatta alla parola.
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