DIVINA COMMEDIA

L'ombra del silenzio


Non è che l'ombra del silenzio questa parola che irrompe e sgorga necessaria come tutto il bene che in questo momento è compiuto nel basso della terra e si misura ad altezza d'uomo.

Le coste hanno luce di rami spezzati e gli schiocchi del mare mordono il fiato al vento. Risale a fatica l'orizzonte col senso di noi offerti in sacrificio alla creazione. Fammela bella l'anima e radiosa che poi si salta, si cambia quota.

Ora mi siedo e scrivo da dentro questa fonte mai sazia dove a volte il silenzio ha la meglio ma di nuovo mi feconda la vita mi seduce la scrittura concupiscente e casta. È qui senza stagione con fede forse spiraglio di cauta ragione e addenta il tempo come addentano il mare i pontili o sta come le cose nella quiete dei ripostigli.

Parlami che cigola la notte sotto i passi di chi veglia e sogna terre emerse e orizzonti capovolti al senso e iguana immobili al sole cortecce di carne ammansite in ere lontane mentre ora un tempo incredulo avanza nel corpo dei folli.