DIVINA COMMEDIA

La storia.


            La storia mi confina, tengo la punta dei piedi al limite di qualcosa che nemmeno vedo, barcollo tra realtà e fantasia che mi fa respirare dalla mia parte come pesci che a poco a poco perdono ossigeno ... alle strette Rilascio frasi che altri sentono ... Nascondo il mio pessimismo come un crimine, come il peccato indicibile che mi fa vergognare fino alla fine dei miei punti ... Posso, di sicuro, fare un altro passo, ma dal poter a volere c'è una strada davvero stretta e così lunga che non ha fine ... immagina una clessidra sarei come il grano grasso che intasa il traffico ... vorrei tanto cadere avanti o indietro una volta per tutte ... perché il peggio delle tragedie è stare nel mezzo, nel termine esatto del ni fu ni fa ... A volte sorrido quando trovo quella felicità che immagino così tanto ... ed è vero che la mia esistenza non è male, che ho molte cose per le quali dovrei camminare in ginocchio in segno di gratitudine, ma è quella parte, quell'angolo pieno di spigoli appuntiti che non posso evitare, quelli che rendono il mio terreno fangoso e contro il mio desiderio ... se solo potessi capire lo scopo, se tutto è già noto, perché non cancellare o evitare le linee storte, le esistenze "assurde", fermare il che non "esiste" per chi non vuole esistere ... tu, io, tutto ...