DIVINA COMMEDIA

L’uomo che voleva essere felice...


                La poesia saliva la sua essenza, e deliberava rime perdute, flebili, tra le sfumature che un tempo svelavano i miei sguardi così sfiorati di romanticismo. È il segreto che cancella le scelte, e raffredda i gesti in un sotterfugio improvviso, che fa scomparire la mia povera anima in schegge squallide e dolorose. Mi reinvento, perché da tempo non sentivo l'aria da queste parti. È stata una lacrima che ha reso di nuovo fertile il terreno della speranza.