ISLAM IL VIAGGIO 7 – SUNNITI E SCIITI

SUNNITI E SCIITI

SUNNITI e SCIITI

Incontro Omar in una giornata piovosa, e dopo averlo salutato, decidiamo di prendere un tè in una piccola libreria lì vicino. Omar è tunisino, laureato in scienze politiche e vive nel nostro paese da molti anni. Parlare di SUNNITI e SCIITI con lui sarà illuminante.
L’incontro era stato organizzato da un’amica comune per parlare di Islam e del mio blog. Lui è incuriosito sui motivi che mi hanno spinto ad aprire un blog su un argomento non facile come l’Islam.

Io gli spiego che da alcuni anni frequento la grande Moschea di Roma e che sto cercando di capire una cultura a me completamente sconosciuta. Lo diverte il fatto, che un italiano possa interessarsi all’Islam, ma gli spiego che vorrei dare un contributo.

Un piccolo contributo alla chiarezza. Gli dico che vorrei spiegare senza pregiudizi e nel modo più semplice possibile una cultura, una religione e un modo di vivere.

Come ti posso aiutare? Mi risponde Omar. Io pronto gli rivelo subito l’argomento dell’articolo che vorrei scrivere. Mi devi aiutare a fare chiarezza, a spiegare in modo semplice chi sono e come si differenziano SUNNITI e SCIITI.

Lui sorride, “argomento tosto e difficile da semplificare ma proviamoci”. Così, iniziamo a chiacchierare, tra un sorso e l’altro del nostro tè. Devo dirti subito che la maggior parte dei mussulmani sono sunniti. Si stima che la percentuale si attesti tra 80 e 85 per cento, e corrisponde a circa un miliardo e mezzo di persone.

La cosa più importante, che devo anticiparti è che spesso l’intreccio tra politica e religione confonde le visioni e le interpretazioni. “Cominciamo dall’inizio”, dico io e cerchiamo di arrivare ai giorni nostri. Così Omar inizia a raccontarmi la nascita di questo scisma tra sunniti e sciiti.

Alla morte di Maometto nel 632 d.C., si discusse molto su chi dovesse essere il suo successore. La maggior parte delle persone pensava che l’eredità religiosa dovesse andare al padre della moglie di Maometto e suo amico fraterno, Abu Bakr. Questa componente riteneva di dover seguire gli insegnamenti di Maometto, le “sunna” e quindi si indentificarono come sunniti.

Altri sostenevano, ma erano la minoranza, che il successore dovesse essere un consanguineo del Profeta. Inoltre rivendicavano il fatto che lo stesso Maometto lo avesse consacrato come nuovo Califfo. Ritenevano infatti che Alì, suo cugino e genero dovesse essere il suo successore. Così nacque Shi’at ‘Alì, ovvero dall’ arabo, il partito di Alì o i partigiani di Alì, contratto in sciiti.

Per quasi cinquant’anni le due fazioni si sfidarono alternando i Califfi. fino a quando il figlio di Alì, Hussein, non fu brutalmente ucciso dai soldati a Karbala.

Karbala era una città dell’odierno Iraq dove nel periodo in cui fu commesso l’assassinio di Hussein, il califfo era un sunnita.

La divisione a questo punto si fece sempre più marcata.  I sunniti monopolizzarono il potere politico. Gli sciiti invece, fecero riferimento ai loro Imam. I primi dodici Imam erano discendenti di Alì.

Sciiti e i sunniti ebbero ulteriori divisioni al loro interno. Gli sciiti si divisero quasi subito in diversi gruppi a seconda che riconoscessero la successione dei 12 Imam, ovvero gli sciiti duodecimani, o successioni minori, ovvero gli sciiti imamiti, ismaeliti, zaiditi.

Fermo, fermo! Altrimenti mi perdo, gli dico sorridendo. Omar fa un lungo sorso del suo tè e mi chiede se voglio continuare. Certo, rispondo io. Prima di addentrarci in correnti e convinzioni però, se sei d’accordo, cerchiamo di terminare la panoramica storica degli eventi fino ai giorni nostri.

Va bene! Forse hai ragione! Replica lui. Facciamo un salto in avanti, fino al 1500. In questo periodo la divisione tra sciiti e sunniti ha un secondo importante passaggio. Lo sciismo fu imposto come religione ufficiale nelle zone che oggi potremmo riferire agli attuali Iran e Iraq.

Tra il 1700 e il 1800 invece furono i sunniti a dividersi tra whahabiti, che insistevano su un’ interpretazione letteraria del corano e i salafiti che predicano un ritorno alla purezza dell’Islam. I salafiti difensori della tradizione rifiutavano, proprio per questo motivo, la subordinazione alla cultura occidentale.

Nel 1979 successe una cosa molto importante, che influenzerà la contrapposizione tra paesi governati dai sunniti e altri dove si andava imponendo una teocrazia islamica sciita.

Ti riferisci alla rivoluzione iraniana, vero? “Certo” mi dice Omar. Per un attimo torno indietro con la mente e ricordo gli avvenimenti di quegli anni.

Ero ragazzo, quando Reza Pahlavi lo scia di Persia e la sua bellissima moglie Farah Diba, furono costretti a scappare dal loro paese. La rivoluzione voluta e capeggiata dall’allora Ayatollah Khomeini, li aveva costretti alla fuga.

Tutti i giornali riportavano le notizie sullo scià di Persia e nei rotocalchi campeggiavano fotografie dei due regnanti e del lusso che avevano dovuto abbandonare. Poi alla televisione si vedevano ripetutamente le immagini di quell’uomo col turbante e la faccia coperta da una folta barba. Vestito di nero inveiva contro gli Stati Uniti, storici alleati dello scià.

Come dimenticare quel volto severo che faceva un po’ paura. Mi ricordo che chiesi a mia madre cosa fosse un Ayatollah e lei mi rispose molto semplicemente, “ è come il papa per i cattolici ”.

Omar si mise a ridere. Non è proprio così, amico mio. I sunniti vivono la loro fede come un rapporto diretto tra loro e Dio e sono aiutati dagli Imam.  Gli sciiti invece seguono il cosi detto “potere carismatico”. Tale potere è nelle mani dei discendenti del profeta o di altri personaggi illustri che detengono la sapienza per intraprendere una via infallibile e retta.

In questo senso gli Ayatollah sono considerati come capi spirituali e manifestazioni di Dio sulla terra. Come vedi la figura di Khomeini all’epoca era considerata dagli sciiti ben altro che un semplice condottiero della rivoluzione o di un capo religioso.

Ho capito, rispondo io, poi il mio sguardo volge alla strada e capisco che si è fatta sera. Che dici Omar, continuiamo domani ? Va bene risponde lui, abbiamo ancora parecchio di cui discutere. SUNNITI e SCIITI sono un argomento vasto ma ce la faremo.

ISLAM IL VIAGGIO 7 – SUNNITI E SCIITIultima modifica: 2018-04-09T22:02:36+02:00da andreaengl