Rock by bus

Canzoni senza tempo " Paint it, black "dei Rolling Stones by Jankadjstrummer


  Paint it, black – Rolling stones, aftermath, 1966 Il suicidio della stilista Wren Scott compagna di Mick Jagger mi ha ricordato un brano leggendario degli Stones "Paint it, black" che tratta proprio della morte e del dolore di un uomo che ha visto morire la sua fidanzata. La canzone venne pubblicata come singolo ed inserita nell’album "Aftermath" del 1966. Già alla pubblicazione, il disco ebbe qualche strascico polemico perchè nel titolo fu inserita dalla casa discografica una virgola  quasi a cambiare il senso delle parole tanto da farle suonare offensive e razziste quindi da "dipingilo nero" a  "Dipingilo, nero"; storicamente eravamo in un periodo in cui erano forti le tensioni per questioni razziali, specie in USA, dove il disco ebbe un successo inaspettato. Il tema della canzone è chiaramente la morte, ma senza che vi sia stata una particolare fonte di ispirazione. Quando è stato chiesto a Mick Jagger da dove provenisse l'idea della canzone, ha risposto: "I don't know. It's been done before. It's not an original thought by any means. It all depends on how you do it.", trad. "Non lo so. E' già stato fatto prima. Non è un pensiero originale in ogni caso. Tutto dipende da come lo fai".  Un ragazzo depresso per la morte della compagna esprime tutto il suo dolore iniziando con una metafora "I see a red door and I want it painted black" , la porta rossa è il suo rosso cuore che  diventa nero per la difficoltà nell'accettare la perdita della persona amata. Il ricordo è fisso, doloroso ed è difficile scacciarlo dai propri pensieri (I have to turn my head until my darkness goes). Rivede il corteo del funerale e la giovane morta che sta per essere seppellita circondata di fiori  "I see a line of cars and they're all painted black / With flowers and my love, both never to come back", c’è poi l’immagine degli amici e parenti che non riescono a guardare negli occhi il ragazzo che dal canto suo vorrebbe sparire per non affrontare la triste realtà. C’è anche il senso di frustrazione per la morte improvvisa e per non essere riuscito a far niente per evitarla.  "If I look hard enough into the setting sun / My love will laugh with me before the morning comes" qui c’è una altra metafora che divide gli ascoltatori, sarà il paradiso che accoglie la ragazza o l’alba di un nuovo giorno che scaccia i ricordi che hanno affollato la notte del protagonista? Si tratta, comunque, di un testo molto toccante che coglie l’essenza del dolore tanto che risulta molto facile immedesimarsi nella malinconia del protagonista. "Paint it, black" è uno dei brani più riusciti dei  Rolling Stones tanto che è stata coverizzata un po’ da tutti anche in Italia, alla fine degli anno ’60,  furono registrate due versioni italiane del brano, dagli Avvoltoi e da Caterina Caselli che ne fece un successo discografico;  inoltre fu inserita in molte colonne sonore, una fra tutte  "Full metal jacket" di Stanley Kubrick, anche se, come abbiamo visto, la canzone non tratta assolutamente di guerra, in qualche modo, da subito, fu associata al Vietnam. Un ultima curiosità sul brano: è' stato anche il primo singolo in cui fu utilizzato il sitar indiano che dà al brano un alone di misticismo orientale. JANKADJSTRUMMER