Lo ammetto

Spezzo il pane che smollica sul tavolo liscio come una selce levigata,
la vita scorre all’esterno, dentro un tubo che ne attutisce il clamore.

Ascolto il ticchettio della vecchia pendola
che svogliatamente compie il suo ottuso lavoro
tic tac tic tac tic in un circolo vizioso e viziato
ci porta dal calore uterino sin nella tomba fredda ad ogni richiamo.

E ancora vita che succhia la morte e riproduce se stessa in mille e mille forme
energia vibrante che appare e scompare nella materia e nella probabilità di esistere.

Seduto ad ascoltar storie con scarso inizio e ancor meno fine
smuovo le molliche con un dito,
tra poco saranno secche,
ossidate,
inutilmente in attesa.

Fermo la pendola, con quel rumore è impossibile dormire
“na pisciatina, na sarvereggina e me ne vado a letto”

Lo ammettoultima modifica: 2021-11-18T19:01:44+01:00da kevinkart

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