molliccio

Cingerti la vita che non so più se è un gesto di protezione oppure sono io che mi aggrappo disperatamente all’ultimo scoglio guardando l’orizzonte a quattrocchi perchè non ci sfuggisse nulla poi mi distraggo un attimo sentendo il calore del tuo culo sul sesso che sembra autonomo e bizzoso come il cavallo di brancaleone e altrettanto coraggioso e spavaldo nonostante l’età e i chilometri in salita cieco da un occhio e molliccio come un mollusco di acqua dolce d’un tratto si fa buio ma è solo un movimento celeste che sposta e promuove le ombre a tempo determinato domani è un altro giorno che ne inghiottirà un altro finchè non sarà sazio e brucerà sviluppando energia in una danza entropica

un delirio come un altro

è un caso che siamo qui? lo siamo tutti in fondo eppure ci guardiamo in faccia attoniti tra sorrisi scontati e atteggiamenti corporali volti all’abbandono di sensi e di spazi che ci separano nonostante la forza aggregante che gestisce l’universo tutto fin nell’infinitesimo dove i  gluoni fanno il loro sporco lavoro finchè morte non ci separi per sempre come se il sempre esistesse