lontano da me mi nascondo sempre più negli anfratti profondi nelle grotte buie dell’anima e a volte grido nel rimbombo feroce dell’eco e poi attraverso le strade di questa città fingendomi vivo con la corazza scintillante d’argento dei generali romani con gli addominali finti e i pettorali glabri e la tempesta mi coglie impreparato così corro verso quel bus che sembra proprio il mio in un giallo sfumato di muri antichi e vecchi intenti che mi incitano nella corsa che attira i curiosi e i mostri di pietra dei palazzi con facce di grifo e di leone e le scritte fasciste incise con orgoglio farsesco ancora lì a prenderci in giro grondanti di sangue sbiadito e dimenticato
cazzo il biglietto…
in giro mi prendo in giroultima modifica: 2021-12-20T20:41:27+01:00da
lisa.dagli_occhi_blu dice:
Al diavolo il biglietto…
kevinkart dice:
Diavolo d’un biglietto…