Il giudizio è la chiave d’accesso al Regno dei Cieli

Il protagonista, nato in una famiglia cristiana, diventa poi un predicatore in una Chiesa domestica. Crede che la giustificazione per fede possa garantire l’accesso al Regno dei Cieli. Tuttavia, in seguito legge nella Bibbia queste parole di Dio: “Non chiunque Mi dice: ‘Signore, Signore!’ entrerà nel Regno dei Cieli, ma chi fa la volontà del Padre Mio che è nei cieli” (Matteo 7:21) (NR06). “Siate dunque santi, perché Io sono santo” (Levitico 11:45) (NR06). Non riesce proprio a capire. Chi non è santo non può vedere il Signore, eppure lui, nonostante abbia avuto fede nel Signore per molti anni, persevera nel peccare e confessarsi e non è in grado di conseguire la santità. Si domanda, dunque, se verrà ammesso nel Regno dei Cieli. Studia attentamente la Bibbia e incontra pastori e anziani cinesi e di altri paesi per interrogarli in merito, senza trovare alcuna risposta. Proprio quando sta per scoraggiarsi e abbandonare la sua ricerca, ascolta il Vangelo del Regno di Dio Onnipotente. Dopo aver letto le parole di Dio Onnipotente, finalmente arriva a capire che solo sottoponendosi al giudizio di Dio negli ultimi giorni e venendo purificato della sua indole corrotta può entrare nel Regno dei Cieli, ed è così che infine trova il percorso per accedervi.

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Il giudizio è la chiave d’accesso al Regno dei Cieliultima modifica: 2020-10-29T18:28:34+01:00da rina8000
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