Vita cristiana: come conciliare il lavoro con la fede in Dio
Xiaodong
15 giugno 2018
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Ciao Xiaodong,
Questo problema ha lasciato perplesso a lungo anche me. In seguito, grazie alla lettura delle parole di Dio e alla condivisione e al sostegno di fratelli e sorelle, finalmente e gradualmente sono arrivato a capire la volontà di Dio, e ho scoperto che se volevo trovare un equilibrio tra il mio lavoro e la mia fede, dovevo capire il valore e il significato del perseguimento della verità, e per cosa lavoriamo esattamente. Una volta che abbiamo compreso a fondo queste verità, possiamo prendere decisioni tranquille riguardo agli incontri e ai nostri impieghi. Di seguito, condividerò alcune delle mie esperienze e della mia conoscenza.
Il valore e il significato del perseguimento della verità
In realtà, tutti noi dobbiamo lavorare per vivere, ma se non abbiamo tempo per partecipare agli incontri della Chiesa o per leggere le parole di Dio perché siamo troppo occupati con il lavoro, questo è in contrasto con la volontà di Dio. La ragione principale di tale nostro comportamento è che non siamo riusciti a comprendere il significato e l’importanza del perseguimento della verità. Se comprendiamo il valore della verità e sperimentiamo la gioia, il sollievo e la libertà che derivano dalla pratica della verità, allora vorremmo partecipare agli incontri e di leggere le parole di Dio. Il Signore Gesù disse: “Non di pane soltanto vivrà l’uomo, ma d’ogni parola che procede dalla bocca di Dio” (Matteo 4:4). Le parole di Dio affermano: “Che le parole pronunciate da Dio siano, all’apparenza, semplici oppure astruse, sono tutte verità indispensabili all’uomo nell’accedere alla vita; sono la fonte di acqua di vita che gli consente di sopravvivere tanto nello spirito quanto nella carne. Forniscono ciò di cui l’uomo ha bisogno per restare vivo; il dogma e il credo per condurre la sua vita quotidiana; la via, lo scopo e la direzione da percorrere per ricevere la salvezza; ogni verità da possedere in quanto essere creato davanti a Dio; ogni verità riguardo a come l’uomo obbedisca a Dio e Lo adori. Sono la garanzia che assicura la sopravvivenza dell’uomo, sono il pane quotidiano dell’uomo e sono anche il sostegno robusto che gli consente di essere forte e reggersi in piedi. Sono ricche di realtà della verità della normale umanità come viene vissuta dall’umanità creata, ricche di verità con cui l’umanità si libera dalla corruzione ed elude le trappole di Satana, ricche di instancabile insegnamento, esortazione, incoraggiamento e conforto che il Creatore offre all’umanità creata. Sono il faro che guida e illumina gli uomini a capire tutto ciò che è positivo, la garanzia che assicura agli uomini che vivranno ed entreranno in possesso di tutto ciò che è giusto e buono, il criterio con cui si misurano persone, avvenimenti e oggetti e anche il segnale per la navigazione che guida gli uomini verso la salvezza e il cammino di luce” (“Conoscere Dio è la via per temere Dio ed evitare il male”).
Mentre siamo a questo mondo, non basterà avere semplicemente beni materiali: ciò di cui abbiamo più bisogno sono la guida e il sostegno delle parole di Dio. I beni materiali possono solo provvedere alle necessità primarie per la vita e sono in grado di fornire conforto e soddisfazione temporanei per la nostra carne. Ma è unicamente la parola di Dio che può risolvere le difficoltà e i problemi che incontriamo nel nostro lavoro e nelle nostre vite, perché essa è la verità e può sia mostrarci la via per praticare, sia lenire i nostri spiriti. Altrimenti, anche se siamo molto ricchi e conduciamo un’esistenza agiata, nei recessi più profondi dei nostri cuori ci sentiamo ancora vuoti e sofferenti. Ad esempio, lavoriamo duramente su questa terra per sopravvivere e arriviamo a riconoscere quanto sia ingiusto il mondo e quanto possano essere malvagie le persone. Nei nostri rapporti con gli altri, tutti noi incontriamo difficoltà che non sappiamo come gestire, e queste difficoltà semplicemente non possono essere risolte con il denaro o le cose materiali. Solo giungendo al cospetto di Dio, partecipando agli incontri, leggendo le Sue parole e condividendo con i fratelli e le sorelle possiamo comprendere la verità, essere avveduti quando ci imbattiamo in problemi e capire a fondo l’essenza di ogni tipo di persone diverse. Quindi, quando interagiremo con gli altri, sapremo come affrontarli. Inoltre, viviamo sotto il dominio dei veleni satanici di modi di pensare come “La gente lotta per andare verso l’alto, ma l’acqua scorre verso il basso” e “Essere un uomo significa andare avanti”. Ci concentriamo sulla ricerca di una posizione per far sì che gli altri ci guardino con ammirazione, nella convinzione che questo sia uno splendido modo di vivere. Se non abbiamo una posizione, competiamo con gli altri sia in modo esplicito che dietro alle loro spalle e cerchiamo senza alcuno scrupolo di usurpare il loro ruolo. E quando otteniamo quel che vogliamo, abbiamo sempre un atteggiamento guardingo verso gli altri, preoccupandoci che qualcun altro verrà a sostituirci, e viviamo in uno stato di estrema sofferenza. Solo leggendo le parole di Dio e partecipando agli incontri e condividendo la verità con i fratelli e le sorelle, possiamo comprendere a fondo che il successo, la ricchezza e la posizione sono modi con cui Satana ci corrompe e ci fa del male. Ci scervelliamo per perseguire successo, denaro e posizione e pagheremo qualsiasi prezzo pur di ottenerli, e finiremo per vivere in una sofferenza insopportabile, sfiniti sia nella mente sia nel corpo. Inoltre, quando perseguiamo con tutta la nostra energia successo, ricchezza e posizione, tutto ciò che accade è che affondiamo sempre più profondamente nel peccato e le nostre vite cessano di avere qualsiasi valore o significato. Allo stesso tempo, giungiamo a comprendere dalle parole di Dio che, in possesso o meno di una posizione, siamo solo piccolissimi esseri creati e le cose più importanti da fare sono adempiere al dovere di un essere creato, perseguire la verità per soddisfare Dio e adorarLo, e ottenere la Sua lode e le Sue benedizioni. In questo modo, la nostra visione satanica interiore si trasforma, non ci occupiamo più di guadagni e di perdite per amore di successo, ricchezza e posizione al lavoro, e non cerchiamo più di prevalere sugli altri, né di tramare contro di loro. Quando qualcuno è migliore di noi in qualcosa, siamo capaci di trattarlo in modo appropriato e di sottometterci alla sovranità e alle disposizioni di Dio, e i nostri cuori si fanno in modo naturale calmi e rilassati, liberi e sereni. Pertanto, Dio è accanto a noi quando perseguiamo la verità e, indipendentemente dalla situazione in cui ci imbattiamo, Egli è sempre nei nostri cuori a sostenerci e noi abbiamo le Sue parole per indirizzare il corso della nostra vita. Possiamo, allora, affrontare e obbedire con calma e quanto da Lui predisposto e organizzato, e questo senso di consolazione e di pace che sentiamo nei nostri spiriti è l’unica vera felicità. È evidente, quindi, che la verità ci dà tantissime benedizioni e perseguirla è più importante di ogni altra cosa. Compiere lo sforzo di leggere le parole di Dio e di perseguire la verità è l’unica cosa intelligente da fare!
Avere fiducia nel Signore per provvedere a tutto ciò di cui abbiamo bisogno
Il Signore Gesù disse: “Perciò vi dico: non siate con ansietà solleciti per la vita vostra di quel che mangerete o di quel che berrete; né per il vostro corpo di che vi vestirete. Non è la vita più del nutrimento, e il corpo più del vestito? Guardate gli uccelli del cielo: non seminano, non mietono, non raccolgono in granai, e il Padre vostro celeste li nutrisce. Non siete voi assai più di loro?” (Matteo 6:25-26). “Non siate dunque con ansietà solleciti, dicendo: ‘Che mangeremo? Che berremo? O di che ci vestiremo?’ Poiché sono i pagani che ricercano tutte queste cose; e il Padre vostro celeste sa che avete bisogno di tutte queste cose” (Matteo 6:31-32). Dalle parole di Dio possiamo comprendere che Egli non vuole che investiamo troppa energia per le necessità primarie, ma piuttosto desidera che ci poniamo di più al Suo cospetto per costruire una normale relazione con Lui e che ci concentriamo sulla nostra vita. Non dobbiamo preoccuparci troppo di tutte le cose di cui abbiamo bisogno per vivere, perché Dio le fornirà, e tutto ciò che dobbiamo fare è sottometterci a quanto da Lui predisposto e organizzato: finché avremo cibo e vestiario, ciò sarà sufficiente. Prendiamo l’episodio del profeta Elia nella Bibbia, ad esempio. Per evitare di essere ucciso, egli si nascose in una valle di montagna dove non c’era nulla di cui nutrirsi e tuttavia Dio gli diede da mangiare con i corvi. Durante una grande siccità che durò per tre anni, Dio fece sì che la povera vedova provvedesse a Elia, quando tutto ciò che aveva erano un po’ di olio in un orcio e un po’ di farina in una giara, e tuttavia essi sopravvissero a tre anni di carestia. E oggi vi sono molti fratelli e sorelle che seguono Dio, i quali apprezzano profondamente queste Sue parole. Quando costoro perseguono la verità e la praticano come loro priorità fondamentale, e quando affidano le proprie vite a Dio e lasciano che la natura faccia il suo corso riguardo al loro lavoro, essi scoprono che Dio fornisce ancora molto, molto più di quanto abbiano mai immaginato.
Per cosa lavoriamo?
Forse pensiamo tutti così: “Ognuno deve avere una professione per vivere e deve guadagnare denaro per sostenere la propria famiglia: non è forse questo il modo giusto di condurre la propria esistenza?” Certo, non vi è nulla di sbagliato nel guadagnare denaro e nel sostenere la propria famiglia, ma spesso noi non lavoriamo sodo e fatichiamo solo per supportare le nostre famiglie, ma lo facciamo invece per soddisfare i desideri stravaganti della nostra carne. Vogliamo guadagnare ancora più soldi, per poterci comprare una casa, acquistare un’auto e goderci una vita di successo, conquistando così l’ammirazione e la stima altrui. Allo scopo di ottenere comodità materiali o l’ammirazione e la stima degli altri, facciamo straordinari e turni extra di lavoro, al punto che dedichiamo tutto il nostro tempo e le nostre energie a guadagnare soldi. Non solo roviniamo così i nostri corpi sfinendoli, ma non abbiamo neppure il tempo di porci al cospetto di Dio. In questo modo perdiamo inconsapevolmente la possibilità di adorare come esseri creati il Signore della creazione.
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Le parole di Dio dicono: “In effetti, indipendentemente da quanto nobili siano gli ideali umani, indipendentemente da quanto realistici siano i desideri dell’uomo o da quanto appropriati possano essere, tutto ciò che l’uomo vuole ottenere, tutto ciò che l’uomo cerca è inestricabilmente connesso a due parole. Queste due parole sono di vitale importanza nella vita di ogni persona e sono cose che Satana intende instillare nell’uomo. Quali sono queste due parole? Una è ‘fama’ e l’altra è ‘profitto’: sono fama e profitto. Satana usa un tipo di modalità molto sottile, molto consona alle nozioni delle persone; non è un tipo di scelta radicale. In mezzo all’inconsapevolezza, la gente arriva ad accettare lo stile di vita di Satana, le sue regole di vita, stabilendo degli scopi e la propria direzione nella vita e, così facendo, inconsapevolmente determina i propri ideali di vita. Tali ideali di vita, indipendentemente da quanto altisonanti possano sembrare, sono solo un pretesto, inestricabilmente legato a fama e profitto. […] Dopo aver ottenuto fama e profitto, le persone pensano di poterli capitalizzare, per godersi uno stato sociale elevato e grandi ricchezze, e godersi così la vita. Dopo aver guadagnato fama e profitto, possono quindi capitalizzarvi su per il loro godimento della carne edonista e indiscriminato. Le persone prendono i loro corpi, le loro menti, tutto ciò che possiedono, il loro futuro e il loro destino e lo mettono nelle mani di Satana in modo volontario seppur inconsapevole, al fine di ottenere la fama e il profitto desiderati. Le persone, infatti, lo fanno senza neppure un attimo di esitazione, costantemente inconsapevoli della necessità di riprenderne completo possesso. […] Una volta che ci si è impantanati nella fama e nel profitto, non si ricerca più ciò che è luminoso, giusto o le cose belle e buone. Ciò avviene perché il potere seduttivo esercitato da fama e profitto sulle persone è diventato eccessivo, ed esse divengono obiettivi da perseguire nel corso della vita e persino per tutta l’eternità, senza fine. Non è vero?” (“Dio Stesso, l’Unico VI”).
Le parole di Dio sono così chiare! Da quando siamo piccoli, veniamo indottrinati con principi satanici sulla vita, come “Il denaro non è tutto, ma senza di esso non puoi fare nulla”, “Essere un uomo significa avere successo” e “Un uomo si lascia dietro il suo nome ovunque si trovi, proprio come un’oca emette il suo grido ovunque voli”. Influenzati da questi principi, i nostri cuori difendono il denaro e noi desideriamo i piaceri fisici e cerchiamo di diventare i migliori, considerando il successo, la ricchezza e la posizione come le cose più importanti in assoluto. Sotto il dominio di queste idee ingannevoli, non lavoriamo più solamente per essere in grado di sostenere le nostre famiglie, ma ci diamo da fare, invece, per cercare di avere una carriera con cui poter ottenere l’ammirazione e la stima degli altri. Per questo motivo, uno a uno, diventiamo macchine per fare soldi, viviamo sfiniti e sofferenti, e alcune persone addirittura rovinano il proprio corpo e alla fine pagano ciò con la propria vita. Anche se riusciamo a guadagnare un po’ di denaro, tuttavia dentro di noi spesso ci sentiamo vuoti e indifesi, senza una nota di pace o di gioia nel nostro spirito. Inoltre, quando viviamo secondo i principi di vita di Satana e perseguiamo insistentemente successo e ricchezza, i nostri cuori si allontanano sempre più da Dio e il nostro interesse nell’adempiere al dovere di un essere creato – credere in Dio e adorarLo – si affievolisce sempre più. Alcuni giungono anche a pensare che partecipare agli incontri in Chiesa e leggere le parole di Dio interferisca con la loro capacità di guadagnare denaro e smettono, pertanto, di recarsi alle riunioni e di leggere le parole di Dio e, senza esserne consapevoli, perdono la loro normale relazione con Lui. Da questi fatti possiamo comprendere che Satana usa il nostro perseguimento di successo e denaro per strapparci a Dio, per trascinarci completamente sotto il suo controllo e la sua dominazione, così da farci affondare sempre più in profondità nel pantano del peccato. Pertanto, dobbiamo capire che il successo e il denaro sono modi con cui Satana ci inganna, danneggia e divora, e il perseguimento di questi due obiettivi è la strada sbagliata da intraprendere. Quando riusciamo a comprendere e a distinguere i nostri punti di vista interiori sbagliati su tale ricerca, allora possiamo adottare il corretto approccio al nostro lavoro.
In realtà, non vi è alcuno scontro tra le nostre occupazioni e la nostra fede in Dio. Quindi, come dovremmo stabilire una normale relazione con Lui nel nostro lavoro?
Puoi sperimentare l’opera di Dio nel tuo lavoro
Il Signore Gesù disse: “Iddio è spirito; e quelli che l’adorano, bisogna che l’adorino in ispirito e verità” (Giovanni 4:24). Dio è uno Spirito e noi possiamo adorarLo e stabilire con Lui una relazione normale in qualsiasi luogo e in qualsiasi momento. Mentre ci troviamo al lavoro, anche se siamo impegnati con le occupazioni che stiamo svolgendo, possiamo ancora quietare i nostri cuori innanzi a Lui, pensare al Suo amore e alla Sua salvezza, contemplare le verità nelle Sue parole e imparare a praticarle e farne esperienza. Dio sarà quindi con noi, aiutandoci a risolvere le nostre difficoltà e guidandoci su come comportarci come esseri umani. Quando stabiliamo una normale relazione con Lui e otteniamo l’opera dello Spirito Santo, i nostri cuori ne traggono conforto e provano sentimenti di pace e di gioia. In questo modo, anche se possiamo essere stanchi a causa del nostro lavoro e avere difficoltà a trovare il tempo, riusciremo comunque ad affrontare tutto ciò con un atteggiamento positivo.
Lascia che ti racconti qualcosa delle mie esperienze. Quando avevo appena iniziato a credere in Dio, credevo che il lavoro fosse lavoro e la fede in Dio fosse fede in Dio. Ritenevo che partecipare agli incontri fosse l’unico modo giusto per adorarLo e semplicemente non avevo idea di poter praticare le Sue parole mentre ero al lavoro. A quel tempo, lavoravo in un ristorante ed era molto impegnativo. Dovevo anche partecipare a diversi incontri in Chiesa ogni settimana e avevo sempre la sensazione di non avere abbastanza tempo. Mi sentivo come se non avessi il tempo di leggere le parole di Dio, né alcuna opportunità di farne esperienza. Mentre ero al lavoro, provavo la sensazione che il tempo procedesse lentamente e fosse molto monotono. In seguito, durante un incontro in Chiesa, una sorella mi lesse un passaggio delle parole di Dio che riguardava il mio problema: “Perché per camminare sulla via di Dio non possiamo lasciar perdere nulla che riguardi noi stessi né nulla che avvenga attorno a noi, nemmeno le piccole cose. Che noi riteniamo di doverci prestare attenzione o no, finché dobbiamo affrontare una questione non dobbiamo trascurare nulla. Tutto questo va considerato come una prova di Dio per noi. Com’è un atteggiamento del genere? Se hai un atteggiamento del genere, questo conferma un dato di fatto: il tuo cuore teme Dio ed è disposto a evitare il male. Se hai questo desiderio di soddisfare Dio, ciò che metti in pratica non è lontano dal criterio di temere Dio ed evitare il male. Spesso alcuni ritengono che le questioni a cui le persone non prestano molta attenzione, le questioni che di solito non vengono menzionate, siano semplicemente inezie di scarsa rilevanza e non abbiano nulla a che vedere col mettere in pratica la verità. Quando tali persone devono affrontare proprio una questione del genere, non ci pensano più di tanto e lasciano correre. Ma in realtà è una lezione che dovresti studiare, una lezione su come temere Dio o come evitare il male. Inoltre, ciò di cui dovresti preoccuparti ancor più è sapere che cosa stia facendo Dio quando tale questione emerge e devi affrontarla. Dio è proprio al tuo fianco, a osservare ogni tua parola e ogni tuo atto, a osservare le tue azioni, i tuoi cambiamenti di idea: questa è l’opera di Dio” (“Come conoscere l’indole di Dio e il risultato della Sua opera”). Leggendo le parole di Dio, sono giunto a capire che le persone, gli eventi e le cose che incontriamo ogni giorno, grandi o piccoli che siano, sono tutti meticolosamente predisposti da Dio per il nostro bene. Egli vuole metterci alla prova ed esaminarci attraverso queste persone, eventi e cose, per vedere se Lo onoriamo o meno, se sappiamo o meno praticare in ogni cosa secondo le Sue parole e se abbiamo o meno avuto accesso in tutti i tipi di verità. Non ero mai stato consapevole prima di poter sperimentare l’opera di Dio nelle persone, negli eventi e nelle cose intorno a me e, quindi, perdevo molte occasioni di acquistare la verità. Decisi che dovevo concentrarmi sul portare le parole di Dio nella mia vita reale, che dovevo sperimentare e praticare le Sue parole al lavoro e che era mio dovere perseguire la verità nelle situazioni che Dio predispone, in modo che la mia vita potesse gradualmente svilupparsi.
Un giorno ero nel ristorante a scrivere la lista dei cibi, quando il direttore mi chiese di aggiungere più piatti alle fatture dei clienti, in modo che potessimo far loro pagare una cifra maggiore. Sapevo che il Signore Gesù disse: “Ma sia il vostro parlare: Sì, sì; no, no; poiché il di più vien dal maligno” (Matteo 5:37). Il Signore ci ha chiesto di essere onesti e di chiamare le cose con il loro nome. Se mentiamo per il nostro vantaggio, allora saremo coinvolti nell’inganno e non otterremo la lode di Dio. Sapevo che non dovevo dire menzogne per truffare i clienti, ma mi preoccupavo di contrariare il mio direttore, al punto che mi avrebbe reso la vita difficile o avrebbe ridotto la mia paga e, se non avessi gestito bene la questione, avrei anche potuto perdere il lavoro. Mentre cercavo di risolvere questo dilemma, improvvisamente mi resi conto che era stato Dio a permettere che mi capitasse questo problema e che Egli era proprio accanto a me e osservava, per vedere cosa ne avrei fatto della verità, e guardava per scoprire se avrei praticato o meno le Sue parole e se sarei stata una persona onesta. E così, Lo pregai, e fui pronto a rinunciare alla mia carne e a praticare la verità. Non mi importava di come le persone mi avrebbero trattato o se avrei perso il lavoro, ma intendevo invece concentrarmi sul vivere al cospetto di Dio e stabilire una normale relazione con Lui. Dopo aver pregato, il mio cuore si sentì molto più in pace e io ho trovai la determinazione per praticare la verità e compiacere Dio. Inaspettatamente, proprio mentre stavo con onestà scrivendo la lista dei cibi per i clienti, anche se il direttore non disse nulla, in seguito andò a riferire al proprietario del ristorante che ero una persona integra e degna di fiducia. Ho assistito alle mirabili opere di Dio e ho sperimentato i sentimenti di pace e di sicurezza, di sollievo e di libertà che derivano dal praticare la verità, e sono sentimenti che nessuna somma di denaro può comprare. Nel mio lavoro, ho sempre prestato molta attenzione alle persone, agli eventi e alle cose intorno a me e mi sono concentrato sullo sperimentare e praticare le parole di Dio e, gradualmente, il mio rapporto con Lui si è normalizzato e io mi sono sentito molto più rilassato al lavoro.
Fratello Xiaodong, avendo ora condiviso su come trovare un equilibrio tra lavoro e fede in Dio, confido che adesso avrai alcuni percorsi da seguire. Nel lavoro, dovremmo lasciare che la natura faccia il suo corso e non lottare per il nostro successo e la nostra ricchezza: è sufficiente avere cibo e abiti. Allo stesso tempo, dobbiamo porre il nostro cuore nella lettura delle parole di Dio e nel perseguire la verità, dobbiamo armarci maggiormente con essa, formarci con le parole di Dio e praticarle nelle nostre vite e permettere a tali parole di diventare i principi della nostra esistenza e del nostro comportamento. In questo modo, saremo capaci a poco a poco di comprendere la verità e di arrivare a conoscere sempre di più Dio. Allo stesso tempo, otterremo il sollievo e la libertà interiori, così come la gioia che deriva dall’avere Dio accanto a noi. Che il Signore ti benedica!
Xiaoming di Domande e Risposte Spirituali
17 giugno 2018