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Recensione "E le stelle brillano ancora" di Mattia Cattaneo


Un paese immerso nella natura, un passato difficile, un forte legame che proietta ombre misteriose dietro si sé. Soprattutto, però, l’amore, quello forte e duraturo che hanno i legami veri. Tutto questo si può trovare ne “E le stelle brillano ancora”, il romanzo d’esordio del bergamasco Mattia Cattaneo, un lavoro che ha tutto questo e molto altro nelle sue pagine impregnate di sentimento e forza. Elementi che caratterizzano la protagonista Elsa, un avvocato che sfugge dalla vita stressante di Berlino; una ragazza giovane già investita dai dolori dell’abbandono materno e quelli di matrimonio naufragato da poco. Nella sua ricerca di pace e relax c’è un solo posto dove può andare: Schwerin, un caratteristico paesetto tedesco dove l’energica Hildergar vive, portando avanti la fattoria di famiglia. Una donna forte, molto più che una semplice nonna, che ha cresciuto Elsa dove l’abbandono della madre in circostanze poco chiare.

A Schwerin la protagonista fa un tuffo continuo nei ricordi di cui la casa sembra impregnata; e se il passato è prepotentemente palpabile, anche il presente ha sfumature da non sottovalutare. Come quelle che caratterizzano gli eventi di quei primi giorni nella casa d’infanzia.Elsa dovrà chiarire il mistero intorno a Luwdig e alle sue pretese sulla fattoria; dovrà capire cosa Hildergard le ha nascosto in tutti quegli anni e dovrà affrontare un nuovo sentimento, quello per Thomas, conosciuto nella fattoria della nonna. Così la fuga dal caos cittadino si rivela per la protagonista un momento cruciale e di svolta nella sua vita: cosa c’è dietro il velo del passato? Cosa accomuna il burbero Luwding e sua madre? Perché Elsa è crescita da sola pur avendo una nonna che dichiara di amarla più di sé stessa?

Ne “E le stelle brillano ancora” si parla, sì, di sentimenti, ma anche di legami forti, quelli che scavano dentro di noi per restarci fino alla fine. In un’atmosfera pacifica dove la natura ha un forte influsso sugli animi dei personaggi, anche la Storia si ritaglia un suo pezzettino: gli eventi della seconda Guerra Mondiale e del Muro di Berlino estendono le loro radici fino ai giorni in cui è ambientata la vicenda, divenendo parte importante nel passato della protagonista.

 È un romanzo che si propone di fare chiarezza nel cuore e nel passato di Elsa, ma anche di trasmettere al lettore la forza incastrata nelle pieghe dell’amore incondizionato, quello legato alle persone care. “La famiglia è la patria del cuore” diceva Giuseppe Mazzini: un pensiero che riassume e caratterizza queste pagine in maniera esaustiva, regalando al lettore un forte senso di calore fino alle sue ultime pagine.

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