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"Jane Austen" di Virginia Woolf


"Jane Austen è dunque padrona di emozioni molto più profonde di quanto si creda. Ci esorta ad aggiungere quello che manca."


Poco più di cinquanta pagine per delineare un profilo noto a molti, ma conosciuto da pochi. Jane Austen viene esaminata insieme al suo mestiere di scrittrice da un'altra grande autrice vissuta dopo di lei: Virginia Woolf.

[caption id="attachment_581" align="alignleft" width="198"] Jane Austen di Virginia Woolf[/caption]

Si tratta di una breve raccolta dove sono stati riuniti stralci dedicati alla Austen contenuti in The Common Reader, Una stanza tutta per sé e in Books and Portraits. Un breve saggio, una riflessione significativa sulle fatiche della donna che voleva diventare autrice in un'epoca in cui era sconveniente farlo.

La Woolf cita autrici che prima delle più note Austen o Bronte hanno osato, o sperato, scrivere. Un talento e un'inclinazione derisa e sbeffeggiata dall'altro sesso, ma anche dalle stesse donne. Non era semplice voler fare la scrittrice quando, ci ricorda la Woolf in un suo noto lavoro, non "si ha una stanza tutta per sé". Agli uomini del suo tempo non era chiesto che talento per poter fare i romanzieri, per le donne, invece, la consapevolezza che il loro lavoro potesse essere accettabile pur essendo, appunto, solo delle donne.

"Gli scrittori donna dovrebbero aspirare all'eccelenza ammettendo con coraggio i limiti del proprio sesso."

Il ritratto che  Virginia Woolf fa di Jane Austen non è privo di critica, né è cieco davanti ai meriti di talento da imputare magari alla Bronte, piuttosto che a lei. Eppure, ci dice, la Austen non scriveva sotto l'impulso della frustrazione o della rabbia così come avevano fatto le autrici che l'avevano preceduta, né come farà più tardi la Bronte. Jane Austen scrive nel suo pacifico mondo di calma e sa cogliere qualcosa di speciale anche nelle scene più quotidiane, le uniche, dopotutto, che conoscesse davvero.

Poche pagine,  queste, per assaporare il genio di una scrittrice che elogia quello di un'altra. Difficile farsi un'idea di chi fosse in realtà l'autrice di Orgoglio e Pregiudizio senza sbagliarsi di molto, traendo conclusioni affrettate così come ha fatto spesso la critica successiva. Come si legge alla fine di questo piccolo volumetto, "vogliamo ricordare che Jane Austen scrisse romanzi. Sarebbe utile che i suoi critici li leggessero". Buona lettura. Altre recensioni anche sul profilo Instagram: LabisbeticaDora