L\abitudine


" Se un giorno vi capita di andare  a Tangeri, siate indulgenti con lo stato dei luoghi, con la loro fatiscenza e la nostalgia cui si abbandonano le persone sedute ai tavolini dei caffè, gli occhi fissi sulla costa spagnola o su un orizzonte di paccottiglia Non c'è niente da vedere. Né monumenti, né musei, né una caletta sul mare; nemmeno un pittoresco vecchiume capace di procurarvi qualche sensazione breve ma intensa. Certo potete passeggiare per le strade, annusare gli odori di cucina e i profumi irranciditi o semplicemente gli effluvi nauseabondi delle sardine gettate sui marciapiedi ai gatti che non ne vogliono sapere. I gatti di Tangeri tengono alla vita più di qualsiasi altro animale. Sono noti per l'attaccamento a quella città, che pare garantisca loro una porzione di  eternità nient'affatto trascurabile coi tempi che corrono. Potete anche restarvene a casa, in una stanza d'albergo o ospiti da amici. Avreste torto. Perchè Tangeri, città in cui nulla trattiene il viaggiatore di passaggio, ha tutto per sedurlo. Ma non si vede. E' nell'aria."