L\abitudine


Insicurezza mia compagna... Per far sorridere, un post comico (o giù di lì...) Oggi mi sono ripresa, nel senso reale e operativo(pratico?) della parola, ovvero ho puntato verso di me la telecamera del cellulare e mi sono inquadrata,  ho registrato la mia figura alla luce, e non nella semioscurità. Beh, ho notato due cose ragguardevoli: non ho le palpebre cadenti, gli occhi piccoli, e non sono brutta come la morte come credevo. Il mio aspetto è direi nella normalità o addirittura "quasi" carino. Essere inquadrata alla luce e non al buio mi aggrada, si vedono meglio i dettagli!   Nella semioscurità non vedevo bene gli occhi, i loro contorni, e il colore della mia pelle. Prima sembrava tutto confuso, e oscuro come il mio umore. Pensate che l'anno scorso, sono stata una paziente di un oculista al quale ho domandato se avessi o meno queste già sopra-menzionate palpebre cadenti, le quali sono diventate un po' la mia preoccupazione più frivola  da quando mia mamma si è sottoposta ad un intervento di blefaroplastica .. (io sono una di quelle persone che fanno propri.. subitamente i guai e i mali altrui,  oltre ai propri!) dal momento che avevo 39 anni.  L'oculista durante questa normale visita di routine (sono miope, mi mancano 2 gradi all'incirca, in entrambi gli occhi) alla mia domanda ha risposto che non avevo le palpebre cadenti, a parer suo, e che questo problema estetico o funzionale che sia, non dipende dall'età.  Credo di aver assillato alquanto questo medico durante la visita, ha dovuto dirmi: le assicuro che non ha le palpebre cadenti, un paio di volte. Ah ah ah Adesso avete compreso il mio rapporto con i medici, mi reco da loro per farmi consigliare.. e delle volte confido loro dettagli e malanni assurdi, generati anche della mia "mente" insicura.  Può darsi che un giorno o l'altro mi sottoporrò ad un intervento estetico, ma sarà esclusivamente uno. Non farò come se fossero ciliegie...le prestazioni estetiche, lo giuro! E' servita a me stessa questa esposizione scritta,  a tratti divertente, a tratti invece un chiara evidenza di quanto sia fragile e quanto questa insicurezza sia comune al genere al quale appartengo.