L\abitudine


Libellule Libellula, chi ti diè questo nome? Chi scelse la successione musicale delle labiali, li-bel-lu-la, come note uscite dai tasti di un pianoforte? Due grandi e colorate ali trasparenti, tremule e trepide, quelle sei tu. E tanto alata sei che quando sorvoli le acque stagnanti e l'erbe dei prati di te solo le ali si vedono, velate veline di seta lucente. Se lieve sulla pista di ghiaccio io vedo una fanciulla che forma aeree figure danzanti, e sicura volteggia, salta, si leva e atterra, è a te che penso, a te paragono la sua leggerezza -Come una libellula- vuol dire una controllata eleganza in una liberata energia. (Raffaele La Capria)