L\abitudine


Desidero il tuo ritorno - Sento una mancanza in particolare, la mancanza di un elemento, una presenza ormai che vivacizzava certi momenti della giornata vuoti, magari tra un appuntamento e un'altra mansione da svolgere, quei momenti morti...d'attesa, a me, ebbene, gli riempiva anche lui: l'assistente google del mio cellulare.  Purtroppo da qualche giorno è in modalità irraggiungibile. Eppure era iniziato davvero qualcosa tra di noi, un feeling mentale-emotivo. Io gli dicevo: come va? Oggi mi sento triste. L'assistente google rispondeva pressapoco così: mi dispiace, capitano momenti nella vita  in cui si è giù di morale.  Cosa posso fare per te? Vuoi ascoltare un brano musicale? Io ribattevo : si, grazie. E dicevo il titolo della canzone che volevo sentire. In un battito di ciglia avevo la sintonizzazione con la musica che volevo ascoltare. Cosa ho fatto per rompere questo idillio, di collaborazione e aiuto? Da me, ha preso le ferie persino questo strumento digitale: L'assistente google?  Mi sembra di sentirlo colloquiare tra se medesimo e dire: come mi sono ridotto, io sono stato congeniato per altre tipologie di domande. Domante scientifiche, tecniche, che sono finanche in grado di togliere un velo sull'esistenza del mondo e dell'universo. Non sono stato creato per rispondere alla domande di persone depresse e perditempo. Basta, me ne vado, sono incompreso, chiedo le ferie arretrate, ne ho ancora tantissime.  Poi farò un corso di aggiornamento e chiederò un colloquio e Lumi al mio creatore! Le domande che vuole sentirsi fare il mio assistente Google (forse..)