L\abitudine


Nel libro che sto leggendo l'autrice del suddetto romanzo utilizza spesso le similari espressioni: è evidente, era chiaro, appariva palese... Significati del genere ripetuti ti spingono a chiederti: che cosa mi è chiaro? Ovvero, mi è chiaro e lampante qualcosa, oggi? Mi ricordo in modo abbastanza nitido la visione onirica della notte appena passata. Ho sognato di trovarmi in Francia, di essere all'interno di un bellissimo Bistrot di Parigi. Ero nella mia versione migliore, vestita in modo elegante, sembravo quasi una donna benestante, anzi lo ero dagli indumenti e dalla mia sicurezza nell'atteggiamento. (i ricchi possiedono una favolosa sicurezza in se stessi, rispetto ai meno abbienti)  Una signora più anziana di me, che mi stava accanto seduta, mi diceva qualcosa. Parlava del fatto che avrei dovuto decidere se restare per sempre in Francia, lì dove mi trovavo ovvero, ed essere ricca, oppure ritornare a casa in Italia,  e di non essere più così ricca, di ritornare alla mia vita precedente in fatto di possibilità economiche. Improvvisamente mi sono vista lasciare in fretta il bistrot, arrivare alla stazione e salire sopra un treno, in direzione Italia, in direzione della mia casa. Che stupida che sono stata in sogno, devo essere fedele a qualcosa o qualcuno che amo perfino in un'altra dimensione...? rispetto a quella concreta... Perchè non riesco a godermi un'alternativa diversa, almeno in sogno? La mia ostinata fede all'ideale che ho, non mi abbandona mai?