L\abitudine


"Siviglia è certamente una città degna di una lunga visita. Nei due giorni che fummo là potei solo dare  un'occhiata ad alcuni degli edifici maggiori, e notare soltanto qualche tratto della vita degli abitanti. Quest'anno o l'anno prossimo o dopo, ci tornerò. E' senza dubbio una delle città più belle che abbia mai visto; e soltanto una generale diffidenza verso i superlativi mi impedisce di dire la più bella. Non cominciai nemmeno ad impadronirmi della topografia della città, e ora la ricordo in una serie di immagini isolate da lanterna magica. La cattedrale è magnifica, una delle più belle d'Europa; una grandiosa chiesa gotica piena di sculture superbe...nascoste in angoli bui e dietri cancelli metallici. All'esterno della cattedrale c'è un grande patio, un tempo cortile di moschea, dove è appeso un coccodrillo impagliato mandato ad Alfonso X il Saggio dal Sultano d'Egitto, con la richiesta della mano di sua figlia. Il palazzo dell'Alcazar è un gioiello, con delicati intagli lignei, stucchi simili a merletti e bellissime piastrelle orientali. I giardini dell'Alcazar, con padiglione, grotta artificiale e fontane, non possono non deliziare l'occidentale più incallito. L'altro degli edifici di maggior fama è la Giralda, una torre quadrata costruita in mattoni romani; era originariamente il minareto della moschea, ma i cristiani vi aggiunsero la cella campanaria e il lanternino con la Statua bronzea della Fede. Durante la nostra visita la torre era illuminata da riflettori, in onore della Esposizione ispano-americana."   Da "Etichette" di E. Waugh