L\abitudine


l'ambizione di fare compagnia all'invisibile tempo che devo rincorrere con le muse creature irreali * Cerco un'apertura idonea per iniziare questa mia introspezione scritta senza trovarla, ho solo pensieri che mi circolano alla rinfusa in testa da più giorni, e finalmente li guardo in faccia, li ascolto. Non so se è importante farlo adesso, ma prima o poi sarebbero arrivati e avrebbero voluto avere la mia attenzione, una disponibilità più aperta. E' da un po' di tempo che rifletto silenziosamente, tra me e me, sopra quali siano dei miei limiti, quali sono quelli ai quali devo prestare attenzione ora, personalmente? Varcare i propri limiti, spingersi oltre può essere considerato o enfatizzato come fatto coraggioso, in alcuni settori e frangenti è indice di uno spirito intraprendente e una mente lungimirante, in altri è imprudenza, cattiva gestione delle proprie risorse, energetiche, emotive e perchè no, finanche finanziarie...se si prendono in considerazione delle cose più prosaiche. Per quanto mi riguarda temo di farmi condizionare troppo dalla mia indole di base, melanconica in autunno ed inverno... e dal mio desiderio di fare sempre ciò che è più logico, razionale, accontentando più ciò che mi viene richiesto dall'ambiente in cui vivo, piuttosto che da ciò che sento o avverto. Posso rischiare la felicità così, immettendomi nella condizione opposta: l'infelicità.