L\abitudine


Quando si sta male la vita perde ogni colore, anche il sole fuori dalla mia porta-finestra di casa mi sembra inutile: una sola cosa ho nella mente (o quasi) la possibilità di avere una malattia chiamata: Acalasia esofagea. E' una malattia relativamente rara, ma ora credo possa avere più incidenza, adesso capisco davvero il significato di certe pubblicità sulle malattia rare, le quali dicono e narrano che cercare di capire se si è affetti da queste, è paragonabile ad un ciclone che si abbatte sopra chi le sente addosso o a tutta la famiglia intorno. In realtà non so cosa fare, mia mamma, l'unica persona con la quale convivo si rifiuta di considerare l'idea stessa, e la capisco pure io, da un lato di me lo rifiuto, ma poi mi trovo con davanti la problematica di come fare per inghioiare un biscotto (prima del 2021 non mi facevo nessuna domanda davanti ad un pacchetto di biscotti, li mangiavo tranquillamente, due tre, senza il supporto di alcun liquido...ora no) Scusate la scrittura poco chiara e un po' confusa, ma sono scossa e arrabbiata. Dal giorno in cui ho fatto il vaccino anti Covid nel 2021, la mia capacità di alimentarmi è cambiata, da un giorno all'altro. Questo è quanto, sono stanca fisicamente e psicologicamente, la tentazione forte è di lasciarmi morire, senza affrontare esami, dei quali solo l'idea mi sembra una tortura: gastroscopia, radiografia con bario e manometria. Ma ormai guardo l'ora dei pasti canonici con ansia e quasi terrore, mentre prima di quel maledetto giorno erano una piacevole consuetudine.  Mi sento estremamente sola, non so che cosa fare, qui a Piacenza non ci sono centri idonei. Il tempo che passa non è a mio favore.