L\abitudine


Strano e terribile il sogno che mi ha svegliata nel cuore della notte, se le 4: 40, si possono considerare ancora tali, dato che è troppo presto per essere definite alba. Anche adesso che sono le 10.00, mi sembra che non sia ancora giorno, ma questo dipende dal fatto che sta piovendo abbondantemente. Tralasciando però il meteo avverso di questa mattina, voglio scrivere qui la mia visione onirica: dunque...avevo un teschio davanti ai miei occhi, appoggiato sopra un tavolo, mi era arrivato per posta? Non lo so, può darsi! Ad ogni modo mi era stato affidato il compito di truccarlo. La sfortuna vuole che prima di iniziare il mio lavoro, ovvero di iniziare a truccarlo, io voglia esaminarlo bene, nel farlo, nel spostarlo per esaminare le parti del "volto" che devo truccare, noto che al suddetto mancano dei denti nel lato destro dell'ex  guancia. Ad un certo punto, mentre sto effettuando sempre le mie valutazioni, succede qualcosa di irreparabile, il teschio si sgretola, e mi rimane in mano soltanto tutta la sua cenere.  Appena sveglia cercando di dare una spiegazione al sogno, mi è venuta in mente la frase:  cercando di truccare la morte, oppure di imbrogliare la morte... e gli esiti impossibili che si sono susseguiti. La frase del poeta John Donne: "e tu morte, morrai" rimane la mia unica consolazione stamattina, dato che fuori ancora piove.