L\abitudine


Alla fine non sono riuscita a seguire il consiglio dello scrittore Faletti nel non andare a caccia di ricordi. In verità mi è venuto in mente subito un'altra massima/idea di  Rudolf Steiner il quale sosteneva la triplicità umana, che consisteva nella coesistenza del nostro ieri, dell'oggi e della memoria, che è un ponte che unisce i due aspetti. Perciò sconsideratamente mi sono dedicata all'azione del ricordare, e la prima cosa che ho ricordato è stato il sogno compiuto nella notte appena passata. Il sogno è il seguente: ascoltando la televisione accesa sul canale locale apprendo dal telegiornale che c'è un'allerta idrogeologica, il fiume Po è arrivato ad un limite pericoloso di livello-altezza. Nel sogno non sembro per nulla spaventata da questo fatto, mentre altre persone che sono con me e hanno sentito la stessa notizia ne sono notevolmente preoccupate. Io insomma mantengo la calma, la tranquillità. Tant'è che sono l'unica che si accorge della presenza di un ospite sconosciuto che sosta nel balcone dell'appartamento: un gattino dal mantello rosso che miagola rumorosamente, tutto bagnato e infreddolito dall'acqua o meglio dalla pioggia che cade dal cielo incessantemente (e qui si ricollega alla piena del fiume). Io però, come non avevo provato alcun turbamento dal notiziario televisivo che dava l'allerta dell'innalzamento del fiume, così non provavo alcun sentimento di pietà, compassione verso quel gattino piangente e bisognoso di un riparo, di un soccorso. Fortunatamente chi era vicino a me, altre persone che non conosco nella realtà, mi dicevano che non era opportuno lasciare quel povero gatto fuori sotto la pioggia, di aprire le finestre del balcone e di metterlo al sicuro, almeno temporaneamente, anche se il gatto non mi apparteneva e non mi riguardava la sua sorte. Perciò ascoltando le parole/ opinioni altrui accolsi il gattino nel mio salotto. La cosa strana di questo sogno è che viene rappresentata una me al rovescio, ossia una me che è l'opposto da quella reale, nella quotidiana realtà. Difatti se non fosse stato un sogno io avrei subito salvato il gattino dalla pioggia battente, e sarei stata molto preoccupata per l'evento fiume in piena...magari sarei fuggita di casa con il gattino. Ma visto che i sogni talvolta evidenziano i nostri desideri, è così che mi vorrei nella realtà? calma, tranquilla con poca sensibilità. Invece sono spesso agitata e abbastanza sensibile. Riuscirò ad essere la me dei miei sogni? Forse prossimamente nelle mie notti da dormiente?