Qui sopra non c'è alcun materiale buono esteticamente, artisticamente etc ecc...! (non ne sono orgogliosa... ma consapevole) Tutto alla rinfusa...o refuso Ho la necessità di scrivere soltanto, questo spazio virtuale non ha un taglio giornalistico, ne qualche velleità di genere letteraria (che io non sarei proprio in grado di impostare...), quello che vedranno i pochi avventori di questo diario on-line è di norma un materiale di scarto dei miei processi neuronali, spesso un tantino confusi. Scrivendo il senso del loro lavorìo riesce a manifestarsi in parte, non rimane tutto avviluppato e rinchiuso. Si espande, e si stempera a poco a poco...insieme al mio umore. (che ne trova giovamento) Scrivere mi serve, se non si era sufficientemente capito, per mantenere un equilibrio mentale a me accettabile. Questa è una premessa, per tutto ciò che di altro seguirà qui sotto. Ieri mi è improvvisamente venuta alla mente una frase dello scrittore Dostoevskij, dopo aver ascoltato una ragazza parlare proprio dello scrittore russo con toni entusiastici. La frase, ricordata dalla mia memoria, diceva: L'uomo non può vivere senza inginocchiarsi davanti a qualcosa. Se l'uomo rifiuta Dio si inginocchia davanti ad un idolo, di legno, d'oro o semplicemente immaginario" Chissà perchè ho pensato proprio a questo specifico pensiero? Probabilmente perchè ieri ero arrabbiata con Dio, un Dio qualsiasi ultraterreno, e troppo etereo, per volgere il suo sguardo qui in basso, sulla terra e osservare come le persone soffrono, si ammalano e muoiono, in qualche reparto ospedaliero. Ieri sono rimasta in attesa dell'arrivo di un autobus davanti all'ospedale pubblico della mia città per un lasso di tempo considerevole, anche se non avevo in previsione al suo interno, nessuna visita stabilita (fortunamente) nè per me, nè per qualche altro affine-amato, ma ho ricordato tutte le entrate in quel posto tristo, l'ospedale appunto, se non fosse chiaro, ma lo era immagino ( l'ho detto che non sono letterata... ops ...oh..letteraria ..ah ah ah) Emette un lungo sospiro di pausa, la scrivente, me medesima, come si scrive con un simbolo onomatopeico questo sospiro..? Sigh...sigh... ? Avrei bisogno di ridere, c'è chi ha bisogno di dormire, e io di ridere. Solitamente riuscivo a farlo in modo abbastanza spontaneo e soddisfacente guardando lo spettacolo del comico Maurizio Crozza soprattutto le sue imitazioni di certi personaggi come... Luca Zaia o Red Ronnie (rido ancora se penso alla loro mucca Carolina..) Meglio farsi una risata, e nei momenti giusti, si perchè quando ci si trattiene a lungo o si dimentica di fare qualcosa che nell'essere umano è naturale e salutare come sorridere di cuore, con trasporto, succede che poi, magari, in momenti meno idonei scappi una risata isterica non del tutto ben vista..in certi ambienti che non sono adibiti a ciò. Quindi ho deciso che adesso, non appena finisco di scrivere questa frase e questo breve resoconto della mia vita attuale-quotidiana, vado a pronunciare parole in inglese, da sola, davanti ad uno specchio e mi prendo in giro, in solitudine, per la mia pronuncia...un po' ridicola...da principiante. Bye gente, buon giovedì!
Qui sopra non c'è alcun materiale buono esteticamente, artisticamente etc ecc...! (non ne sono orgogliosa... ma consapevole) Tutto alla rinfusa...o refuso Ho la necessità di scrivere soltanto, questo spazio virtuale non ha un taglio giornalistico, ne qualche velleità di genere letteraria (che io non sarei proprio in grado di impostare...), quello che vedranno i pochi avventori di questo diario on-line è di norma un materiale di scarto dei miei processi neuronali, spesso un tantino confusi. Scrivendo il senso del loro lavorìo riesce a manifestarsi in parte, non rimane tutto avviluppato e rinchiuso. Si espande, e si stempera a poco a poco...insieme al mio umore. (che ne trova giovamento) Scrivere mi serve, se non si era sufficientemente capito, per mantenere un equilibrio mentale a me accettabile. Questa è una premessa, per tutto ciò che di altro seguirà qui sotto. Ieri mi è improvvisamente venuta alla mente una frase dello scrittore Dostoevskij, dopo aver ascoltato una ragazza parlare proprio dello scrittore russo con toni entusiastici. La frase, ricordata dalla mia memoria, diceva: L'uomo non può vivere senza inginocchiarsi davanti a qualcosa. Se l'uomo rifiuta Dio si inginocchia davanti ad un idolo, di legno, d'oro o semplicemente immaginario" Chissà perchè ho pensato proprio a questo specifico pensiero? Probabilmente perchè ieri ero arrabbiata con Dio, un Dio qualsiasi ultraterreno, e troppo etereo, per volgere il suo sguardo qui in basso, sulla terra e osservare come le persone soffrono, si ammalano e muoiono, in qualche reparto ospedaliero. Ieri sono rimasta in attesa dell'arrivo di un autobus davanti all'ospedale pubblico della mia città per un lasso di tempo considerevole, anche se non avevo in previsione al suo interno, nessuna visita stabilita (fortunamente) nè per me, nè per qualche altro affine-amato, ma ho ricordato tutte le entrate in quel posto tristo, l'ospedale appunto, se non fosse chiaro, ma lo era immagino ( l'ho detto che non sono letterata... ops ...oh..letteraria ..ah ah ah) Emette un lungo sospiro di pausa, la scrivente, me medesima, come si scrive con un simbolo onomatopeico questo sospiro..? Sigh...sigh... ? Avrei bisogno di ridere, c'è chi ha bisogno di dormire, e io di ridere. Solitamente riuscivo a farlo in modo abbastanza spontaneo e soddisfacente guardando lo spettacolo del comico Maurizio Crozza soprattutto le sue imitazioni di certi personaggi come... Luca Zaia o Red Ronnie (rido ancora se penso alla loro mucca Carolina..) Meglio farsi una risata, e nei momenti giusti, si perchè quando ci si trattiene a lungo o si dimentica di fare qualcosa che nell'essere umano è naturale e salutare come sorridere di cuore, con trasporto, succede che poi, magari, in momenti meno idonei scappi una risata isterica non del tutto ben vista..in certi ambienti che non sono adibiti a ciò. Quindi ho deciso che adesso, non appena finisco di scrivere questa frase e questo breve resoconto della mia vita attuale-quotidiana, vado a pronunciare parole in inglese, da sola, davanti ad uno specchio e mi prendo in giro, in solitudine, per la mia pronuncia...un po' ridicola...da principiante. Bye gente, buon giovedì!