Era vero.

Red2 by Marco Guerra and Yasmina Alaoui on artnet

 

 

 

 

 

 

 

 

Tutto nel suo mondo era vero, ogni giorno si svegliava con le stesse ferite e alcune nuove storie, sfiorava freneticamente le sue cicatrici per vedere se erano ancora al loro posto, controllava che fosse ancora tutto lì.

Cercava nuove strade e cadeva ancora e ancora, così si rialzava, ma intanto si allontanava dalla gente, dalla famiglia di voci nella sua testa, era lei e solo lei, cercava risposte, tracciava sentieri, cadeva e alzarsi di tanto in tanto.

Rideva delle sue cadute, applaudiva i suoi ingorghi, dopotutto nel volo della sua vita aveva alienato coloro che amava di più, in modo che non la vedessero, o cadessero, o si rialzassero, manteneva l’immagine di un illeso donna forte e sapeva, a cosa li faceva credere altrimenti, dopotutto, domani tutti avrebbero continuato con la loro vita.

Si spogliò davanti allo specchio, scoprì i suoi percorsi tra le curve del suo corpo rattoppato, contò i suoi nei uno per uno, toccò i suoi amori centimetro dopo centimetro, bevve sorso dopo sorso le sue storie, che non condivideva, cosa che non condivideva. raccontare, ma di cui è stato il protagonista principale.

Non camminava più a testa alta, lo spasmo morale del cosa le impediva di godersi le sue cadute, le sue certezze, le sue storie e la sua vita, fingeva di essere forma e non sfondo, l’eterna paura di vivere da umana e non come esempio l’hanno fatta nascondere tra gli abissi del suo doppio standard che lottava sempre più duramente per uscire dal suo mondo di omissioni

Non è mai stata debole, forte o straordinaria, si è limitata a dire sì alla vita, sì alle feste, sì a tutto perché le piaceva esplorarne i limiti, percorrerne le strade e varcare i confini, il tutto in un’eterna resistenza prova per vedere quanto è stato torto il limite fine.

Era molto lontana dagli altri, ma molto vicina a se stessa, con gli occhi rivolti verso l’interno cercando di spiegare i suoi processi respiratori e mentali, aveva una risposta per tutto e aveva accuratamente etichettato ogni suo sentimento.

Percorre un sentiero senza ritorno, un sentiero suo e di nessun altro, vuole aprire ognuno dei barattoli e lasciare che chiunque li guardi, i suoi piccoli pompon pieni di storie che possono non piacere, ma sono i barattoli di la sua vita, contenitori che dentro urlano forte, questo sono io e niente di più.

Era vero.ultima modifica: 2021-01-25T17:18:24+01:00da Diva.Libera
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