Perché gli innocenti devono soffrire? L’uomo dell’Antico Testamento ha affrontato questa domanda. La tradizionale risposta alla sofferenza è stata la conseguenza del peccato. Quindi, se qualcuno ha sofferto, potrebbe automaticamente dedurre che era colpevole. Tuttavia, la domanda è appena stata sollevata su ciò che sta accadendo a coloro che sono innocenti. Poi è arrivata la crisi saggezza convenzionale della Bibbia, ed è scritto nel libro di Giobbe … Naturalmente, al fine di fölvesse questo problema, boncolgassa …Il libro stabilisce che Satana (non tanto il malvagio qui quanto l’interrogante) cerca di mettere alla prova Dio con Dio. Cosa ha preso Satana a Dio? Il prossimo: questo uomo di fiducia e la fede Portare i vostri interessi, vedete, se non sei andato bene per lui, lui sarà lì … Così comincia la storia: Lavoro del primo perdono i loro cari e le proprietà, allora la malattia si verifica, che per la loro propria morte a faccia … Ma nonostante tutto questo Giobbe, “timorato di Dio l’uomo” rimane … Quindi non fare errore, soffrono … (naturalmente, il libro è basato sulla leggenda, e il messaggio è importante …) la visita di lavoro con gli amici. Nel primo turno, stanno saggiamente ascoltando la sofferenza … Nel secondo turno cercano di dare risposte alle sofferenze di Giobbe, ma non ci riescono davvero … E alla fine, Dio entra nel quadro e risponde alle domande piuttosto che aspettare le risposte un modo: Dio è il padrone dell’universo e Giobbe è una creatura … Cioè, lui non può capire tutto … La storia finora … (ovviamente ti consiglio di leggerlo, è solo un breve riassunto)
Tre cose sono importanti per me: ed è bello chiedere, dire quello che sono; secondo: segue dal primo, quindi se chiedo, cerco, poi trovo il mio posto (sono una creatura); In terzo luogo, non è necessario per ottenere risposte immediate a tutte le vostre domande, ci sono domande che hanno bisogno di essere in grado di rimanere in essa …
Naturalmente, la luce di accensione Nuovo Testamento in materia, per non il Figlio di Dio ha sofferto, anche innocenti perché l’immagine di Dio, trasmessa, non soddisfa il Metterò
fine all’idea di un insegnante: nella sofferenza, nella morte (Gesù stesso sulla croce), viviamo l’assenza di Dio … Ma quando Dio è assente è presente Nel figlio (cioè, non gli manca) … E dopo che tutte queste risurrezioni sono arrivate, quindi la risposta è dopo la morte …
Dovremmo rimanere nella domanda? E come viviamo su questo tema? Non è davvero la risposta alla sofferenza in questa vita? O è qualche aiuto che sono una creatura? Ed ora il peccato è in questo mazzo o no? Cosa ne pensi?
