Sono rimasto immobile
Nel tempo
La stanza ormai è quasi completamente al buio
Vedo solo un rettangolo di luce, di cielo, di speranza
Un taglio profondo
Il sangue cola fuori dalla pelle lacerata
Non sento niente per questa ferita
Eterni conflitti
L’anima innamorata mi fa sentire leggero
Capace di tutti i sogni dell’universo
Che paura e che pena provo nella carne
Per le volgari necessità di giorni sempre uguali
Che siano pari o dispari
In questa vita meravigliosamente difficile
I ricordi, i rimorsi, i momenti felici
Depositati nei miei pensieri come
semi portati dal vento
Inquietudine, insostenibile solitudine
Le lacrime colano fuori dagli occhi spenti
Come un fiume dall’acqua agitata
Passi leggeri mi riportano qui, ora
Speravo fossi tu
Ma so che è la piccola gatta nera
che abita i tetti
Così resto immobile, ancora
A guardare quel rettangolo di luce, di cielo, di speranza