Lentamente sono le gocce di pioggia, che a poco a poco prendono il mio corpo. A poco a poco, i miei passi diventano sempre più piccoli, piccoli come il cielo scuro di una mattina d'autunno.
È ora di affrettarsi, la nuvola sta arrivando portando il vento freddo della realtà, distruggendo la mia torre di sogni costruita su fondamenta di illusione.
Cado ai tuoi piedi, finisco nella tua semplicità e inizio nella tua vanità.
Corro alla casa che non avrei mai dovuto lasciare. Lance dalla punta rossa, indicano lo sguardo intrecciato della tua invidia con la tua ipocrisia.
Seguo la luce del tuo ego, sperando di trovare colui che regnava nel mio castello, regnando con la sua corona nel mio battito involontario. Dimentica ciò che il vento ha portato via, tieni la corda, ti solleverò. Sii l'ultimo di tanti, sii ciò che completa le mie lacrime davanti al mondo di essenze che ho.
Lascia che sia, lascia che sia, lascia che crei, lasciati amare, lascia che ti prenda, giaci qui, tienimi qui, amami senza precedenti, baciami senza paura, sospirami nell'orecchio, tienimi la mano, non lasciami andare, promettimi, vuoi me, chiunque io voglio che tu sia, imballami, portami e per quanto sia impossibile, non abbandonarmi mai.