Oltre l’iscritto che si costituisce parte civile.

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Questo scriveva un certo uni presente in questa Community

a delle ragazze e ancora continua a infastidire.

Leggendo i molti suoi passaggi mi accorgo di quanta meschinità

è presente in questo contesto oltre alle loro amicizie

da dominatori e mutande calate che offrono il loro sorpassato erotismo

da peli imbiancati e muscoli pendoli.

leggete sotto.

|1|Magari modifico in po’ il Nick ma sono squallidi haters che meritano solo la presa in giro. Si definiscono bloggers e non sanno nemmeno parlare in italiano corrente

 

RISPONDO

Intanto dove si legge che si definiscono -blogger-?

dove prende il suo giudizio che non sanno parlare italiano?

poi se è corrente oppure a gas usare giudizi offensivi verso sconosciuti

si incorre in una denuncia,ma poco importa da oltre 12 anni sono presente in questo contesto mai visto tante azioni disoneste verso di chi certi navigatori neppure dovrebbero avvicinarsi.

Signorotte blogger?

davvero? ormai su libero si notano post solo social

politica come su tanti loro forum.

E indirizzi scoparecci .

Poi le unioni di gruppi di donne sempre le stesse

che avendo tanto tempo da occupare sedute davanti al pc.

Si riuniscono e iniziano a molestare altri iscritti,

tranquillamente i nomi li conosciamo ma non ci interessa intervenire

con la stessa moneta ,oppure altro se non insistere a scrivere alla Sede di MILANO di libero,a costo di scrivere in gruppo mandare le copie

dei passaggi di questo gruppo e poi tra i punti e virgola si arriva

al risultato,nessuno cerca questi strani iscritti ne bianchi ne neri,ne chi fa foto

ne chi fa il cognato,le tante stellazze ma chi se le pensa ma mollateci

oppure insisto a dire che mandiamo tante richieste di provvedimenti

visto che chi paga poi è il gestore.

Poi il gestore può rifarsi su chi invade il privato di altri iscritti.

Oltre l’iscritto che si costituisce parte civile.

 

 

 

 

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Oltre l’iscritto che si costituisce parte civile.ultima modifica: 2022-10-15T18:52:17+02:00da SensoAstratto
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3 Comments Add yours

  1. SensoAstratto scrive:

    s. m. e f. Chi, in Internet e in particolare nei siti di relazione sociale, di solito approfittando dell’anonimato, usa espressioni di odio di tipo razzista e insulta violentemente individui, specialmente se noti o famosi, o intere fasce di popolazione (stranieri e immigrati, donne, persone di colore, omosessuali, credenti di altre religioni, disabili, ecc.). ♦ Ora l’odio virtuale sposa la struttura del social network. Così fortunata nella sua versione “buona” da sedurre anche gli hater, odiatori professionisti che si divertono a screditare l’immagine di personaggi pubblici, sfociando spesso nella diffamazione, ma anche privati, trasformando il loro operato in una sorta di bullismo. (Benedetta Perilli, Repubblica.it, 25 maggio 2009, Tecnologia)

    Magari vi descrivete da soli,anziani in cerca di virtualità,donne invidiose della bellezza e gioventù di altre iscritte,oppure dei loro amici che non lasciando note nei loro ormai vecchi blog fanno comunella con gli stessi che fanno il loro lavoro,noi amici siamo persone che lavorano e vogliono lasciare tracce ma poi a tanti qui che vi frega di chi non vuole avere niente da dividere con altri che fanno altri mestieri.
    Finitela,e parlo allo Stefano,Marco,Vincenzo.Daniele.Enrico,Franco,Salvatore.Massimo Federico di netlog,Fabio.Ivan .Bruno,Carlo e a seguire se volete posso continuare anche con le donne.

  2. SensoAstratto scrive:

    Instagram mette un freno agli haters, consentendoci di bloccare preventivamente commenti volgari, molesti, spiacevoli. Sul blog, il ceo Kevin Syntrom ha annunciato che da oggi è infatti possibile impedire agli utenti di lasciare post inappropriati alle proprie fotografie attivando un apposito filtro. (Redazione Lifestyle, Vanity Fair.it, 13 settembre 2016, Tecnologia) • L’autore napoletano [Roberto Saviano, ndr] sembra proporre un approccio orientale al bubbone dell’odio online. Quasi da judoka: “Gli haters sono come la merda, concimano. Quando c’è un hater lo uso come concime, devi sfruttare la sua violenza a tua favore” dice nell’intervista. Il suggerimento non è sbagliato, anche se forse è ancora un passo indietro rispetto a una presa di coscienza risolutiva. Chi vomita odio e violenza pubblicando ciò che mai avrebbe il coraggio di esprimere a voce dovrebbe essere trasparente, non dovremmo neanche avere bisogno di attribuirgli un qualche termine di paragone, fosse anche di genere agreste. (Simone Cosimi, Wired.it, 12 aprile 2017, Televisione).

    Dall’ingl. (internet) hater (‘chi fa discorsi di odio [in Internet]’)

  3. SensoAstratto scrive:

    Ma sul serio questo grande stufo di andare a saltare e mandare i suoi ciao bella,a chi potrebbe essere nipote riesce a giudicare come magari,hater chi non conosce oppure sgrammaticati altri iscritti ?
    ma sul serio chi credete di rappresentare in questo contesto oltre a mandare messaggi particolari a chi non li chiede,oppure offendere e molestare chi vi blocca?
    Giusto facciamola volare questa anima,e se fosse controllate i vostri di amici che hanno il naso più lungo di pinocchio,tra amici,cover,e post stracopiati,ma si basta fare gruppo e lasciare note e diventate tutti amici.ma non per tutti,infatti da tempo abbiamo chiesto di non avere scassati i giorni con le vostre gesta.

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