Una spinta verso il blu infinito. I fiori dei mandorli si innalzano verso il cielo. Solo quello: il bianco dei petali e l'azzurro del cielo, come un'incarnazione della felicità, forte e fragile allo stesso tempo, come è la vita. Alla ricerca di un cammino magnifico e veloce, stremato dal caos interiore e dalla lotta contro la malattia si deve concentrare sull'essenziale: lo slancio della vita verso la trascendenza e verso il cielo.osservando con gli occhi alzati verso il cielo, senza concentrarsi su nient'altro. Ignorare qualsiasi paesaggio o informazione complementare, come il tronco dell'albero, per concentrarsi esclusivamente su questi estremi: i fiori e il cielo, l'azzurro e il bianco, il deperibile e l'eterno, il terreno e il celeste.
“La nascita della felicità” poiché tutto è lì, come pura manifestazione della felicità umana: fragilità e forza, radicamento e slancio verso il trascendente. Questa felicità nascente è la più importante, ma anche la più vulnerabile: non c’è niente di più facile che calpestarla o trascurarla. Questo pensiero ci apre gli occhi sulla sua bellezza, sulla sua fragilità.
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