Lode ai genitori dei bambini che vanno a scuola

Oggi ero stranamente in anticipo, portando Elettra a scuola, grazie a Diamante che ultimamente si sta svegliando con me alle 6.40 e non fa storie per vestirsi o altro. Ho trovato il tempo (5 minuti eh… ma per me è tutto grasso che cola!) di parcheggiare, scendere dalla macchina, entrare al volo in cartoleria per dei fogli con i buchi a quadretti grandi (perché per “rendere tutto più semplice” alla maestra non vano bene i quadretti piccoli che Elettra aveva già) e di accompagnare Elettra davanti a scuola… e davanti a scuola ho osservato e pensato.

Come si può non lodare quei genitori che tutte le mattine parcheggiano anche sugli alberi pur di scendere per accompagnare i figli davanti al portone, o attraversano la strada con 2 zaini a spalle e 2 bambini di prima elementare per mano, che sennò dovrebbero portare una cartella più grande di loro.

Come si può non lodare chi deve chiedere permessi o trovare soluzioni alternative costose e fuori mano quando ci sono scioperi o i bambini stanno male.

E poi ci sono quelle mamme e quei papà che hanno anche un piccolino da portare all’asilo e come me fanno il giro del mondo per portare prima uno e poi l’altro e devono trafficare con il seggiolino della macchina per farlo salire e scendere, magari con il freddo e sotto la pioggia, con l’ombrello che vola via e lo zaino del più grande che si bagna.

Senza contare chi fa i turni, papà al mattino e mamma al pomeriggio, perché non ha nessuno che recuperi i figli a scuola e quindi non si vedono mai, a malapena si dicono due parole prima di dormire, eppure magari di figli ne hanno fatti anche più di uno.

Poi c’è chi come me fa fare tutti i compiti nel fine settimana, perché la sera con il dopo-scuola si arriva alle 17.30/18.00 o anche più tardi. E i bambini sono stanchi, hanno bisogno di staccare, di giocare, non di rimettersi subito sui libri (al limite solo ripassare), ma in ogni caso anche così se ne vanno intere mattine del weed end o anche tutto il sabato per avere l’intera domenica libera.

Lode a chi ha scelto di stare a casa dal lavoro per seguire i bambini perché non ha aiuti e poi fa sacrifici di ogni genere per la loro felicità e magari non può permettersi di mangiare la pizza al ristorante neanche una volta al mese.

Lode a quei genitori che, nonostante lavorino, riescono a trovare il tempo di star dietro al dopo-scuola: contabilità, organizzazione delle feste di Halloween o di Carnevale, pagamenti, merende fatte in casa, pulizie.

Come si può non lodare quelle mamme che la sera tornano dal turno delle 22 e, come faceva la mia, mettono ancora sul fuoco l’arrosto per domani (che poi qualche volta si è bruciato e ha affumicato la casa perché mia madre si addormentava stremata sul divano), per dare il pranzo al figlio che va alle scuole medie, o al marito che torna dal lavoro e poi stirano o controllano lo zaino dei piccoli, ci infilano la merenda, l’asciugamano pulito, preparano il cambio di vestiti per  l’indomani per tutti e poi finalmente, chissà a che ora, vanno a letto.

Sono vite dure, vite sempre di corsa, sempre con qualcosa in mente da fare o che mannaggia abbiamo dimenticato di fare, sono notti con tanti risvegli, serate col mal di testa, giornate lunghe e piene e senza sosta… ma ne vale certamente la pena, per loro, per i loro sorrisi, per le loro aspettative, per la loro voglia di fare, per la loro vivacità e voracità a tavola, per i nostri piccoli grandi bambini.

Buona vita cari genitori, siate orgogliosi di voi.