Naufragio migranti: quando i ‘negri bianchi’ eravamo noi

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Mi piacerebbe che nelle scuole italiane si leggessero i libri di Gian Antonio Stella “L’Orda” e “Odissee”
Che si guardasse lo splendido film “Nuovo Mondo” di Crialese.
Gli studenti sicuramente rimarrebbero stupiti nello scoprire le speranze degli emigranti italiani rispetto alle misteriose Americhe o ai paesi del nord Europa.
Per esempio il fatto che si facessero ingannare da cartoline che mostravano ortaggi enormi e strade piene di latte.
Così mollavano le loro terre e la loro povertà sperando di trovare ricchezza e soldi al di là dell’Oceano oppure semplicemente al di là delle Alpi.
Per recuperare i soldi delle traversate facevano collette in famiglia oppure svendevano le loro già povere terre.
Ai nostri figli farebbe proprio bene conoscere la cruda realtà dell’emigrazione italiana.
Quando gli italiani venivano schiavizzati e sfruttati come manodopera a bassissimo costo nelle fabbriche statunitensi o nelle piantagioni brasiliane o argentine e truffati da farabutti senza scrupoli.
Quando le donne italiane erano cedute ai bordelli di tutto il mondo e i bambini venduti ai pedofili.