Mese: febbraio 2018
Labelle – “Univers-île” (InFiné, 2017).
Il serait vain de réduire la musique du Réunionnais Jérémy Labelle à une variante électro du maloya. Il serait tout aussi vain de prétendre qu’elle s’en affranchit. Lui-même brouille encore davantage les pistes avec ce deuxième album de featurings variés, au titre suggestif. Ses amis insulaires, chanteurs charismatiques, lui offrent les titres les plus émouvants : Zanmari Baré sur une envoûtante oraison funèbre, la piquante Nathalie Natiembé — absolument renversante quand elle évoque la défunte dame du séga Benoîte Boulard —, mais aussi le slameur Hasawa et la jeune Maya Kamaty, dans une invocation mystique épurée. Sans fièvre, mais non sans spiritualité, Labelle, moins intéressé ici par la forme ternaire du blues créole que par son imaginaire, capte les émotions les plus fragiles sur des mélodies minimalistes qu’il habille d’une instrumentation onirique. Ses beats veloutés, ses cloches célestes et ses samplers ensorcelants accueillent ainsi, entre autres sonorités exotiques, la guitare slide en fusion de Prakash Sontakke et la kora de Ballaké Sissoko : l’Inde, l’Afrique, un peu de transe aussi… c’est comme si le producteur avait séquencé l’ADN du maloya et replanté ses racines dans un rêve sensible et mystérieux.
***SPAZIO CONTEST*** : ANNA BURCH
The Bloody Beetroots – “The Great Electronic Swindle” (Last Gang Rec., 2017).
Articolo estratto e rimpicciolito in formato .jpg da “Billboard –
Italia” di novembre 2017, n.1 alle pagg.68-69:
Max Gazzè live @ CheTempoCheFa
Of Monsters and Men – “My Head Is An Animal” (Universal, 2011).
Gli Of Monsters and Men sono un gruppo musicale indie pop/folk islandese formatosi nel 2010. I membri sono la cantante e chitarrista Nanna Bryndís Hilmarsdóttir, il cantante e chitarrista Ragnar “Raggi” Þórhallsson, il chitarrista Brynjar Leifsson, il batterista Arnar Rósenkranz Hilmarsson e il bassista Kristján Páll: un collettivo folk scandinavo che suona un po’ di tutto alla “che me ne futto”! Peggio di loro san fare soltanto i The Lumineers, i Passengers (di “Let Her Go”) e gli ultimi, ultimissimi pessimi Arcade Fire. Con un pupazzo per testa e un peluche fin dentro le midolla, la loro rivisitazione di epopee e istantanee passate alla Faun Fables, gli ha permesso di vendere un milione di copie con l’album di debutto e un singolo (il seguente) davvero accattivante…
Gizmodrome – “Gizmodrome” (earMusic, 2017).
Strani individui, facce verdi e vecchie scars incallite… tutte ruotano intorno al gizzodromo alla ricerca di una vana vittoria. Allo starter Elio e Le Storie Tese ed un’antica voce country-jazz misconosciuta… Da sbellicarsi dalle risate!
Ascolta in streaming
Selton – “Manifesto Tropicale” (Universal, 2017).
Articolo estratto e rimpicciolito in formato .jpg da “Billboard – Italia” di novembre 2017, n.1 alle pagg.72-73:
Fever Ray – “Plunge” (Rabid Records, 2017).
Karin Elisabeth Dreijer Andersson delle Knife, è al suo secondo album di successo, dopo l’esordio con l’omonimo ep del 2009. Svedese, amazzone e bionda fin nel midollo, la sua musica è synth-pop e art-rock per il pubblico più giovane: è come dire entropia e disordine. “The floor is lava”: giocare ad “acchiapparella” oggi, con l’uomo e con il maschio… non è cosa semplice. E’ un tuffo nel brodo primordiale delle origini del rumore, è pietra sacra focale di scoperta e determinazione. L’album brucia le tappe della conoscenza: cosa siamo, come diventiamo… dove andiamo. Il mito e l’incoscienza: l’amore e la mania. Per tutti gli appassionati dell’elettro-pop (più masochista) di Peaches e la stravaganza creativa di gente come Grimes e Ariel Pink’s Haunted Graffiti Baby.