Articolo estratto e rimpicciolito in formato .jpg da “Corriere della Sera” di mercoledi 31 ottobre 2018, anno 143 n.258 a pag.45 nella sezione “Spettacoli”:
Mese: ottobre 2018
Giorgia – “Le Tasche Piene di Sassi”
Andrea Bocelli live @ CheTempoCheFa
The Who – “Won’t Get Fooled Again”
Elisa – “Diari Aperti” (Universal, 2018).
Quattro Quarti/ Live Session
Richard Ashcroft – “Natural Rebel” (BMG, 2018).
As the frontman for the epic British drone-pop band The Verve, Richard Ashcroft proved himself the spiritual descendant of rock & roll icons like Mick Jagger and Jim Morrison – rivetingly charismatic, menacingly serpentine, and possessed of an almost shamanic intensity, he embraced and articulated the anthemic fervor of rock music with a power and eloquence unparalleled by any of his contemporaries. Ashcroft’s fifth solo studio album Natural Rebel features 10 new self-penned songs, produced by the singer-songwriter alongside Jon Kelly (Paul McCartney, Kate Bush) and Emre Ramazanoglu (Bobby Gillespie). The majority of it’s recording took place at State of the Ark Studios in Richmond, with further sessions at The Bunker, Tileyard Studios and Hoxa HQ. “With experience comes knowledge and for me, this is my strongest set of songs to date,” notes Ashcroft. “All my favourite sounds distilled into something that will hopefully give my fans lasting pleasure. It is for them. Music is power.”
Nils Frahm – “Pendulum”
Elvis Costello & The Imposters – “Unwanted Number”
Subsonica – “8” (Sony Music, 2018).
«Non so come dirtelo/ Hai il cuore chiuso in un rifugio antisismico/ Lontano dall’incognito/ Per non tirare a sorte con l’infelicità/ Che è bellissima» – Samuel Romano.
I Subsonica hanno finalmente smesso di produrre progetti solisti e “ancora loro”, tornano finalmente a Torino! Non so come dirtelo ma Odisseo è finalmente alle prese con loro. I Subsonica, eterna promessa della ricerca musicale italiana, i Subsonica del divertimento e della conquista del mercato statunitense. Odisseo è in viaggio, Odisseo è infinito ed incognita: quella di non trovare numeri, simboli o tracce in un disco come questo, che è pura esplorazione. Bildungsroman o romanzo sentimentale conta poco: i Subsonica sono degli idoli,… forse soltanto un po’ più liberi ed adulti. E lo raccontano i 44 minuti (tutti italiani) che dimostrano baratro ed apocalisse ad ampio spettro come quello che ci aspetta nel XXII secolo. Boosta con l’occhialino e il pianoforte a coda sembra un neo-minimalista “de sto par de ciufoli”, quando suona “Le Onde” e “L’incredibile performance di un uomo morto”… io personalmente mi scarico solo con la truzzoteca di “Punto Critico” e “Cieli in fiamme” ma ad ognuno i suoi murazzi! Il destino ha decretato che “Una Nave in una Foresta” (Universal, 2014) non desse il giusto merito ad “Eden” (Virgin Records, 2011). Adesso si riparte dall’incedere militare del rock single di “Bottiglie Rotte”, dall’emozione di duettare in rap con Willie Peyote (ne “L’Incubo”) e in un racconto tiratissimo e senza filtro come quello di “Jolly Roger”. Solo il tempo deciderà.