Mese: giugno 2020
Roger Eno & Brian Eno – “Mixing Colours” (Deutsche Grammophon, 2020).
Un incontro/uno scontro più che fraterno per i due Eno: ci son voluti 17 anni da “Apollo: Atmospheres and Soundtracks” (E.G. Records, 1983) e più di 15 anni di sperimentazioni e stratificazioni sociali per co-collaborare ancora una volta insieme ad un progetto ambient. Più che ambient questo disco, scarica a valle un suono melodico che sà tanto di classico: non a caso, è la Deutsche Grammophon a produrli per la prima volta. Paesaggi bellissimi ed immoti. E queste sono pennellate improvvisate e impressioniste di un sole levante e cocente che non tramonta mai ad est. Un’alba di colori, di acquerelli fantastici composta da 18 segmenti prestigiosi, concettuali e fortemente timbrici che descrivono un cielo infinito e “Celeste” (come dice l’omonima traccia). Qualcosa di sacro, di essenziale ed esistenziale troviamo nelle applicazioni a pianoforte (che giganteggia in questo album). Ma anche la lettura in chiave nostalgica e Schubertiana della vita. La piacevolezza della vita, ecco. I fratelli Eno hanno creato una serie di mescolanze multistrato che sembrano esistere nel loro tempo e luogo, concentrandosi su paesaggi sonori riflessivi che attirano gradualmente diretti ad un intangibile senso del mistero.
Irama – “Mediterranea”
Perfume Genius – “Set My Heart On Fire Immediately” (Matador Records, 2020).
L’ultima domenica di giugno c’è coda e traffico per strada. Le auto blu in coda al passaggio ferroviario di Sant’Andrea, e le moto che rombano benzina e asfalto di piombo sotto i 33° di questo primo vero giorno d’estate, restano immobili. A bordo della sua motocicletta lo sfatto Michael Andreas, aka Perfume Genius che snocciola episodi di paglia e fieno manco fossimo in Texas. A torso nudo e “morso” da contrazioni alla bocca dello stomaco, si auto-produce il suo secondo disco da solista. Un album viscerale, quasi fisico… e metafisico: atmosfere da camera, un certo gusto per il classico vintage e l’art-rock, fanno di questo disco uno dei più interessanti di questa prima metà d’anno. Forse non arriverà facile alle orecchie di tutti ma… La danza oscena (esseri invisibili) delle sue “Touch” o “Nothing At All” (per citarne solo alcune) è cupa, minimale, lenta. Quasi che i due ballerini non riescano ad andare avanti, a fondere la prima bestialità in quella dell’altro. E allora spazio ai sospiri, alle risoluzioni stilistiche e ai contrappunti sensazionali di basso e chitarra (“Some Dream”, “Borrowed Light”). Tra sogno e realtà la descrizione di attimo di immobilità… e poi è tempo di ripartire. E di questo “cuore in fiamme” non rimane che, una inutile installazione barocca.
Danti feat. Raf & Fabio Rovazzi – “Liberi”
BTS – “Stay Gold”
Eugenio In Via Di Gioia – “Giovani Illuminati”
Leo Pari – “Le Donne Sono Come Le Stelle”
Moreno – “Incredibile” (Universal, 2014).
Il nuovo album con 14 canzoni inedite e un grande team di produttori: Fabri Fibra, Medeline, Don Joe (Club Dogo), Takagi (già al lavoro con J-Ax e Gemelli Diversi, nonché vincitore del Festival di Sanremo con Rocco Hunt), 2nd Roof, Marco Zangirolami. INCREDIBILE conterrà numerosi e prestigiosi ospiti: Fiorella Mannoia, J-Ax, Alex Britti, Guè Pequeno, Antonio Maggio e Annalisa.
A Fine Frenzy – “One Cell In the Sea” (Virgin, 2007).
There’s a certain freedom in creating music that doesn’t have to conform to commercial considerations, and there’s few better examples than Alison Sudol/ A Fine Frenzy. She proceeds in musical directions that create some compelling beautiful arrangements and breathy plaintive vocals that are redolent of her native California. There’s a generous 14 tracks here and it’s hard to pick a bad one. The accompaniment is perfectly balanced with her undulating voice that fades to an introspective whisper and back again. The ever present piano is a perfect companion for her musical journeys never more so than on ‘You Picked Me’,’Ashes and Wine’ and ‘Last of days’. This is a beautifully crafted atmospheric album, light and acoustic. Perfect listening for a summers day.