Childish Gambino – “3.15.20” (RCA, 2020).

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Il caotico stato d’animo di Donald Glover (un po’ album un po’ mixtape, un po’ rap un po’ r’n’b) racconta – questa volta – di questi tempi di baruffa e di isolamento. Ma mostra anche l’altra faccia di noi. Fashion victims o influencers di qualsiasi cosa? Da soli o in mezzo a tanti ci ritroviamo ogni giorno a fare i conti con tematiche pressanti e altre più leggere, che hanno come tema ricorrente quello dello scorrere del tempo. Non è infatti solo un algoritmo ma anche un cadenzare di traccie numerate, lo scorrere lento-veloce della nostra vita. E tra sortite sui primi piani pianerottoli delle nostre case, vetrine vuote e featuring di tutto rispetto (in questo caso stiamo parlando di Ariana Grande, 21Savage, Ink, Kadhja Bonet e molti altri…) ci accorgiamo che è cosi facile dire “caro” a chi vogliamo veramente bene che spesso ce ne dimentichiamo. Ed è tutto ostico, tutto un calderone…

Gigi D’Alessio – “Buongiorno” (Sony Music, 2020).

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“Buongiorno” contiene 16 brani che rappresentano altrettanti mondi: il brano inedito “Vint’anne fa” più 15 hit che nel tempo lo hanno consacrato tra i grandi della nostra musica, ripensate, riarrangiate e riscritte con la collaborazione di BoomDaBash, Clementino, CoCo, Enzo Dong, Franco Ricciardi, Geolier, JAX , LDA, Lele Blade, MV Killa, Rocco Hunt, Samurai Jay e Vale Lambo, in nuove esaltanti versioni dalle sonorità trascinanti e contemporanee. È infatti il primo disco della sua lunga storia realizzato senza ulteriori musicisti, ad eccezione dello stesso D’Alessio e del produttore Max D’Ambra. Non so se a quest’ora, è ancora buongiorno. Ma l’ascolto di questo disco veloce e sincopato, ci sta tutto.