Mese: dicembre 2020
Juli Kwadwo – “Finding Kwadwo” (Calygram Records, 2020).
Germania munifica. Germania terribile. Germania camaleontica quella di Juli Kwadwo giovane songwriter di Heidelberg, che usa chitarre acustiche e loop steel (al posto dello ska) per sembrare un po’ una sorta di Carlos Santana europeo. Sembra più Wyclef Jean a dire il vero, con quella montagna di falsi dreadlocks e quella voglia di viaggio nascosta dietro un falso reggae-urbano . E invece sento che c’è di più. Molto di più. Innanzitutto la carica ignota volta allo strumentale nei suoi pezzi intitolati “Papa Jah” (almeno un paio nel disco di debutto e un featuring altrettanto colto nella traccia numero 4) e poi tanta poesia. Ascolta “Smile” e poi mi dici. Chi è lei? Chi è lui? Cos’è il sole per lui? E’ forse tutto quello che in fondo cerchiamo e forse anche di più. E’ la tristezza e poi la gloria. E’ tutti noi.
Alabama Shakes – “This Feeling”
Texas & Wu-Tang Clan – “Hi”
Renza Castelli – “A Piedi Scalzi Sulla Neve”
Ludovico Einaudi – “Einaudi: Between Us” Live Session
Peter Gabriel – “Peter Gabriel 3” (Charisma Records, 1980).
Nel 1980 Peter Gabriel inaugura il nuovo decennio con il suo terzo omonimo disco solista. Il 33 giri della consacrazione commerciale. Come per i due precedenti album, Gabriel decide di affidarsi alle cure dell’Hipgnosis, studio grafico entrato nella leggenda grazie alle molteplici cover realizzate per i nomi più importanti del rock mondiale, uno su tutti i Pink Floyd. Anche in occasione del terzo capitolo lartista inglese opta per una copertina che lo raffiguri, ma a differenza dei suoi colleghi, sempre pronti ad apparire delle vere e proprie rockstar belle e fascinose, Gabriel ha fin dallinizio scelto di regalare ai suoi fan foto cupe, che lo ritraggono dietro il parabrezza di un auto o con evidenti graffi lasciati dalle sue unghie. Peter non vuole che laspetto esteriore della sua persona sia un traino per la sua musica, che deve invece colpire per lintensità delle note e delle parole. Ad un primo incontro tra lartista ed i responsabili dell’Hipgnosis, Gabriel rimase esterrefatto, perché fu colpito dal racconto di un grafico dello studio, che raccontò di aver sognato Gabriel con il volto liquefatto, stessa idea che aveva Gabriel a proposito della sua musica, considerata in uno stato di perenne liquefazione. Il primo problema che fu risolto in modo molto razionale fu il titolo. La Charisma faceva pressione su Gabriel perché decidesse per un titolo che non fosse il suo semplice nome, com’era avvenuto per i due precedenti capitoli solisti e Peter, per venire incontro alle loro esigenze di marketing, assecondò in toto la Charisma. Il terzo lp doveva riportare sulla copertina solo una scritta: Peter Gabriel.