Ben Harper – “Winter Is For Lovers” (Anti-, 2020).

benharper

Il quindicesimo album studio dell’artista soul americano (diciamocelo!) è una mezza fregatura. Vuoto di contenuti e monocorde, ci fa assistere ad una mera interpretazione del nostro, del ben più abile slowhand Eric Clapton: pedal steels come se non ci fosse un domani, pochi versi significativi e un album francamente stancante che dura anche troppo. Sono lontani i momenti in cui Ben Harper collaborava con i grandi del mondo musicale: da Jovanotti a Mavis Staples, passando per il disco con Charlie Musselwhite (“No Mercy In This Land” di appena 2 anni fa, sempre per la Anti- Records) e i duetti con R.E.M., Pearl Jam, Gov’t Mule. L’unica soddisfazione (se cosi si può dire!) è l’omaggio geografico che Ben fa nelle sue tracce, tutte intitolate con i nomi di importanti città e metropoli mondiali. All’Italia tocca “Verona”. Una gran voglia di partire forse? Ma anche no, direi.

https://www.youtube.com/watch?v=o-4yRmtIHbs

Spoon – “Ga Ga Ga Ga Ga” (Anti-, 2007).

spoon

Alla continua ricerca di qualcosa di nuovo, originale e forse senza alcun mètacontesto, dalla mia library musicale pesco questo album capolavoro della band americana post-punk revival e un po’ artsy, capitanata da Brett Daniel e dal loro tentativo di dare più spazio alla musica di quanta ne possa occupare le parole (scevre di significato). Come il verso di un bambino o il guaito di un gattino in amore, lo stravagante titolo evoca sentimenti di gioia e stranezza: cosi questo album (un po’ motown, un po’ french-touch à la Phoenix) è un condensato di 10 tracce (+ altri 22 minuti extra di musica nel bonus cd della limited edition) che spaziano tra Devo, Supertrump, Genesis, Madness ed una folle musica frutto di jam spontanee e first takes in studio riuscite benissimo. Musica spontanea, musica allegra, brani che si susseguono senza alcuna pausa: un ritmo sostenuto, sincopato, travolgente (quello della batteria) è accompagnato da strani strumenti come trombone, trumpet e sax, per una rock band. La stampa dell’epoca gli dà del “singolare”, “strampalato” eppure “creatore universale di suono”. A me ha convinto molto: mi ha trascinato in una dimensione che non conoscevo, e i brani che consiglio di ascoltare sono “The Underdog” e “Finer Feelings”.

https://www.youtube.com/watch?v=sSu6ixOlzmc&feature=emb_title

Collettivo Onyx & Paolo Fresu – “Suoni del Futuro Remoto” (Edizioni Onyx Jazz Club, 2020).

suonifuturoremoto

Questo è uno di quei rari casi in cui in questa mia dozzinale esperienza nel campo delle recensioni musicali “caserecce”, avrei voluto metterci la faccia ma in fondo ho preferito scegliere quella più evocativa, quella della copertina di questo album. Un contadino bronzeo che rappresenta allo stesso tempo classicità e modernità assieme: una coppola e un paio di cuffie di cuoio per la migliore delle esperienze musicali. Matera, 26 settembre 2019: siamo ancora in piena Capitale Europea della Cultura e Piazza San Francesco è l’approdo sicuro. Tanti artisti su un palco improvvisato, un mucchio sparso di spettatori in ascolto sugli scalini della piazza e un visual artist che riprende in presa diretta su un pannello colorato, l’installazione sand artist della campana di San Francesco, del palombaro, della festa, e della transumanza-transizione al pascolo del suono, mentre tutto intorno si prega per la processione dei Santi Medici.  Io “c’era” e quella sera, con quel vento di cambiamento, posso dire di aver ascoltato il racconto dei passi leggeri nella Matera di notte, di Nils Berg Cinemascope, Hilde Marie Holsen, Paolo Fresu e dei Gaze of Lisa e delle loro fantasticazioni. Il prodotto consiste in un  vinile contenente 2 CD delle registrazioni dei concerti SFR 2019 e l’opuscolo fotografico di Raffaele Carissimo, Damiano Niglio, Loredana Paolicelli. Il costo dell’operazione si aggira intorno ai 40 € per i tesserati all’associazione Onyx Club di Matera e dà diritto a partecipare a tutte le iniziativa musicali dell’entroterra jazz lucano. Un regalo, forse di più: una Treccani sulla Basilicata; qualcosa che annuncia un sogno d’amore locale, e incarna tutto lo spirito di Casa Cava, e non soltanto dei concertini ma anche di questi cittadini.

https://www.youtube.com/watch?v=5SDGOD4i3wk

Mario Biondi – “Dare” (Sony Music, 2021).

mariobiondi

Uscirà il 29 gennaio 2021 il nuovo album di Mario Biondi dal titolo “Dare”, un nome in sincronia tra la terminologia italiana e quella inglese, che evoca non solo la generosità dell’atto ma anche il rischio che esso comporta (“to dare” – “osare” in inglese). “Si rischia di osare tanto per dare” ha, infatti, affermato l’artista in conferenza stampa.

https://www.youtube.com/watch?v=ix_SJEJ_5Lw

https://www.youtube.com/watch?v=RcOzgGmBRrY

Monkey3 – “Sphere” (Napalm Records, 2019).

monkey3

Un viaggio interstellare tra stoner e musica progressive: ti prende e ti porta via con le sue onde, le sue risacche elettroniche… ma anche no, perché quel che sembra dato allo stelle è esso stesso un concentrato di Dream Theater e Pink Floyd; un disco fatto per la Terra, per restare “nella sfera” e risorgere dalle sue stesse acque oscure. Un album tosto di rock’n’roll e geometrie astrali costruite dalla band di Losanna, Svizzera, fondamentalmente per jammare e indurre in un trip fantastico l’ascoltatore. “Prism” e “Mass” su tutte: la cristal ball melodica è pronta e servita.

https://www.youtube.com/watch?v=2pXG2DCFgxI