Kings of Leon – “Walls” (RCA, 2018).

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Con un disco cosi, si parte alla grande! L’album risultà ahime già un po’ datato, come l’esperienza accumulata dai fratelli Followill per quella che è  una tra le rock band più sopravvalutate del mainstreaming indie rock degli  anni 2000. L’introspezione c’è, il tormento pure. E l’amore… ah l’amour… Galvanizzanti come non mai, con i primi cinque brani in apertura cosi pop-rock (fino alla discesa post-atomica di “Over” che ne chiude in qualche modo il cerchio) sono reduci anche da brani un po’ cosi cosi come “Eyes on You” e da un forte desiderio di California, nei ritmi suadenti e  tropicali di “Muchacho” e “Conversation Piece” (per loro che sono di tutt’altra parte degli USA, vedi alla voce Nashville) che ne rappresenta un po’ il giro di boia in questo mare magnum di memoria. Ricordi, onori,  passioni. Quando il blues va un po’ giù c’è sempre il rullante di Nathan a creare una nuova magia, un nuovo sogno. E poi vengono su le chitarre di Caleb e Matthew. Ma basta chiacchiere e spazio alla musica: si parte nientemeno che da un pezzone come “Find Me”. Maximum decibel assicurati.

Kings of Leon – “Walls” (RCA, 2018).ultima modifica: 2021-11-03T16:32:31+01:00da clfanzine