Duran Duran – “Future Past” (BMG, 2021).

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Estetica anestetica e glam a luccichini. 40 anni di Duran Duran, 40 anni di wild boys. Forse un po’ più boys e meno wild ma a questo ci pensa l’età. Simon Le Bon e soci restano una delle band più eccitanti e progressive del pianeta con un album consapevole dell’età che avanza e del persistere del più grande mistero della vita (irrisolto): la dinamica e il movimento dietro tutte le più grandi scoperte del mondo. A livello musicale spiccano per il classico sound anni 80: “Invisible” e “Anniversary” singoli apripista di tutto un mondo sconosciuto new-wave che va dai Frankie Goes To Holliwood al più eloquente Michael Hutchence (dietro alle sbarre) degli INXS. The Blair Witch Project al neon e propagazioni di luci sul dancefloor, disco-stu e piccole grandi rio cantate (“Wing” e “Falling”), le sorprese più succulenti sono certamente “Tonight United” e la visione alterata del mondo di “Nothing Less”. Notorious o meno, tanti i featuring all’interno dell’album: parti corali o singole troviamo Tove Lo, Ivorian Doll, Chai e Mike Garson a fare da cornice ad un progetto che scava a fondo nei flussi di coscienza dell’uomo. Riuscito electro-clash o meno, stiamo pur sempre parlando dei Duran Duran!

Duran Duran – “Future Past” (BMG, 2021).ultima modifica: 2021-11-07T11:28:02+01:00da clfanzine